Sequestrata la villetta di Onna

Costruita con soldi pubblici al posto di un casello ferroviario fatiscente da anni

LEGGI: "RIPRENDIAMOLI", la sfida per i beni confiscati alla mafia

L’AQUILA. Gli uomini del Nucleo di Polizia giudiziaria ambientale operanti nella Procura distrettuale antimafia dell’Aquila, coordinati dall’ispettore Silvano Corpetti, hanno dato esecuzione, ieri mattina, a un decreto di sequestro preventivo di un’abitazione che si trova a ridosso del passaggio a livello di Onna.

 

La misura cautelare – secondo quanto reso noto dalla Forestale – si è resa necessaria «al fine di assicurare i beni per la eventuale successiva confisca, per un valore corrispondente al profitto del reato».

Ecco la mappa dei beni confiscati realizzata da Confiscati Bene
(dati dell'Agenzia nazionale dei beni sequestrati e confiscati)

Le indagini svolte dalla Forestale hanno accertato che l’immobile, originariamente di proprietà di Ferrovie dello Stato e utilizzato come casello ferroviario, era stato acquistato da P.R. e P.F. (le iniziali delle due persone indagate) di Paganica, nel 2008 e, da allora «era stato lasciato in condizioni fatiscenti e in uno stato di conservazione precario finché gli stessi proprietari hanno avuto accesso ad un contributo da parte del Comune dell’Aquila per la ricostruzione dell’immobile, senza però averne i necessari requisiti».

Gli uomini della Forestale, coordinati dal procuratore facente funzione, Stefano Gallo, nei mesi scorsi hanno svolto le attività di indagine che hanno portato «all’accertamento dei reati di truffa aggravata ed indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato e, ad oggi, il sequestro preventivo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA