Sesso a pagamento nel night, due condanne

Il tribunale collegiale infligge tre anni e sei mesi a due ex gestori del locale situato a Barete

L’AQUILA. Tre anni e sei mesi di reclusione per sfruttamento della prostituzione. Questa la condanna inflitta ieri dal tribunale in composizione collegiale (Guendalina Buccella, Maria Carmela Magarò, Marfisa Luciani) a carico di Sergio Marazzi e Dana Mierlici, in relazione all’attività svolta all’interno di un locale di Barete.

Si tratta di un’ipotesi ritenuta residuale rispetto all’iniziale contestazione dell’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione, divenuta insussistente.

Marazzi e Mierlici sono stati inoltre assolti da un’altra contestazione – quella di aver reclutato persone per farle prostituire o averne agevolato l’attività in un locale – mentre Antonio Marazzi, un altro imputato, è stato assolto sia dall’associazione per delinquere sia dallo sfruttamento della prostituzione. Non appena saranno rese note le motivazioni della sentenza, entro i prossimi 90 giorni, le difese dei condannati interporranno appello, come già preannunciato. Nel corso del procedimento gli imputati sono stati assistiti dagli avvocati Luca Ercole, Marco Bastoni e Melania Navelli. Il verdetto è arrivato nel pomeriggio di ieri, dopo un’interminabile serie di udienze, alcune delle quali “a luci rosse” per la proiezione, in aula, di filmati di telecamere nascoste all’interno del night. Immagini che hanno destato non pochi imbarazzi. In una delle ultime udienze, una donna – la compagna di un testimone – aveva scoperto in aula che il suo uomo frequentava quel locale.(e.n.)

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