Sfregiato al volto con una bottiglia

Denuncia di un marocchino: sono stato aggredito in casa mia da un connazionale

AVEZZANO. Finisce in ospedale con il volto sfregiato da una bottiglia rotta e, dopo dieci giorni di ospedale, quando torna a casa, decide di denunciare il suo aggressore. Non è ancora chiaro quello che è accaduto a un uomo di origine marocchina che ha raccontato alle forze dell’ordine di essersi svegliato nel reparto di maxillo-facciale dell’Aquila e di non ricordare bene come ci sia finito. L’uomo, che lavora regolarmente in un’attività commerciale di Avezzano, ha presentato una denuncia nei confronti di un connazionale, di cui era diventato amico da poco. Il marocchino ha raccontato che di sera era nella sua casa di via Sante Marie, quando è stato raggiunto da un suo amico connazionale e con lui ha bevuto qualche bicchiere. A un certo punto pare che l’uomo abbia preteso di occupare la sua casa, dicendogli che si sarebbe trasferito in quella casa di Sante Marie. Probabilmente in preda ai fumi dell’alcol, l’ospite, visto il diniego ricevuto, lo avrebbe colpito ripetutamente al volto con una bottiglia frantumata. L’uomo ha raccontato agli inquirenti di essere riuscito a trascinarsi fino a un vicino benzinaio dove suppone che qualcuno lo abbia aiutato chiamando i soccorsi. Dopo le prime cure al pronto soccorso di Avezzano, l’uomo è stato trasferito, con una prognosi stimata in 30 giorni, all’ospedale San Salvatore dell’Aquila, dove si è risvegliato solo dopo diversi giorni. Al ritorno ad Avezzano il marocchino ha presentato una denuncia alle forze dell’ordine in cui ha indicato il suo aggressore. (m.t.)

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