Si comincia oggi all’Auditorium del Parco 

Nei quattro giorni non solo dibattiti e convegni, ma anche momenti musicali e divertimento

L’AQUILA. «Sogni, incubi, realtà. Democrazia e partecipazione nell'era dell'incertezza».
Lo slogan che accompagna la terza edizione del Festival della partecipazione – iniziativa di Actionaid, in sinergia con Cittadinanzattiva, Slow Food e amministrazione comunale – si propone come una metafora dei nostri tempi. Al via oggi 4 giorni di conferenze, laboratori, dibattiti, concerti e spettacoli. Più di 300 ospiti, oltre 50 eventi daranno nuova vita a sale, teatri, piazze e università nel centro storico per trasformare L'Aquila in un osservatorio dello stato di salute della partecipazione e della democrazia in Italia. Uno spazio inclusivo e aperto, nato nella città simbolo delle contraddizioni dell’Italia colpita dai terremoti, che vuole contribuire alla trasformazione del Paese attraverso il ruolo attivo dei cittadini e la tutela dei loro diritti. Si diceva della traccia: «Incertezza e paura», ricordano gli organizzatori, «attraversano il nostro Paese senza distinzioni e riguardano la vita presente e il futuro e che investono il lavoro, l’economia, l’ambiente, la qualità della vita, le regole alla base della cittadinanza e la possibilità dell’incontro con il diverso, le condizioni di eguaglianza, lo sviluppo culturale, soprattutto dei giovani. Saranno la comunità aquilana e abruzzese e i tanti cittadini attivi da ogni parte d’Italia e d’Europa a trovare risposte innovative, divenendo protagonisti di tavole rotonde, incontri con i produttori del mercato contadino, maratone progettuali, lectio magistralis, proiezioni di documentari e percorsi partecipati».
Il Festival si propone come luogo di incontro dove affrontare e discutere delle sfide come quella della produzione di «politiche pubbliche dei cittadini», dei rischi come quello della “Amministrativizzazione” della partecipazione civica, e delle opportunità come la ridefinizione del rapporto tra cittadini comuni e classi dirigenti.
Si parte oggi, alle 17.30, con l’inaugurazione del Festival con un incontro all'Auditorium del Parco con Riccardo Fraccaro, ministro per i Rapporti con il Parlamento e la Democrazia diretta e la “La Costituzione dei cittadini”, a cura del Comitato scientifico con Giuseppe Cotturri, il costituzionalista che ha messo a punto un pacchetto di proposte per rafforzare nella Costituzione la dimensione partecipativa della democrazia. Tra gli eventi da segnalare, una serie di focus dedicati al lavoro nelle ricostruzioni post sisma e il grande incontro per una politica pubblica della ricostruzione e dello sviluppo. “Vietato calpestare i sogni”, un workshop basato dove decine di giovani si confronteranno su esperienze di cittadinanza attiva; e inoltre “Una nuova vita per il complesso monumentale dell’800 aquilano”: il cuore sociale della città (Palazzo Fibbioni, domani alle 15.30). In pratica è un incontro sul futuro del Palazzo del Convitto e della Biblioteca Provinciale. E ancora, documentari, un Urban track (domenica mattina) nel centro città, i ristoranti, gli stand, il Parco del Castello, l’area bambini e relax per grandi e piccoli. Il programma culturale sarà animato ogni sera da teatro e musica: si parte con lo spettacolo “Un atomo di Verità. In ricordo di Aldo Moro a 40 anni dalla morte” di Marco Damilano (ore 21 sempre all'Auditorium del Parco), domani – stessa location – ci sarà Ascanio Celestini “Il nostro domani”, con il musicista Gianluca Casadei (19.30).
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