nuova applicazione

Sicurezza integrata, la Spee presenta servizio innovativo

L’AQUILA. Shanghai ha 38 milioni di abitanti, L’Aquila 70mila, come fanno le due realtà a condividere lo stesso concetto di smart city? La sfida a livello globale è proprio questa: allestire un...

L’AQUILA. Shanghai ha 38 milioni di abitanti, L’Aquila 70mila, come fanno le due realtà a condividere lo stesso concetto di smart city? La sfida a livello globale è proprio questa: allestire un sistema integrato per favorire la comunicazione dentro e fuori gli insediamenti urbani e, naturalmente, favorire la qualità della vita dei residenti. Un sistema di beni e servizi, veicolato da tecnologie digitali, che può talvolta incidere molto sulla sicurezza delle persone. In tal senso va letta l’innovazione del sistema Protechtor, servizio per la sicurezza delle persone, che utilizza un’applicazione creata ad hoc e trasforma cellulari e tablet in strumenti in grado di assicurare un aiuto e un pronto intervento in caso di necessità. Ieri la presentazione all’Auditorium del Parco, alla presenza, tra gli altri, dell’arcivescovo emerito Giuseppe Molinari e del manager Asl Giancarlo Silveri. La app di Protechtor può avere applicazioni nella gestione di emergenze sanitarie, nella prevenzione del crimine, ma anche nel monitoraggio di vaste aree, in caso di calamità naturali o maltempo. Un sistema geolocalizzato consente il facile ritrovamento di utenti in situazioni di pericolo. A lanciare la app Luciano Ardingo, presidente e dg di Spee, azienda che si occupa di gestione di sistemi integrati di sicurezza. Molti gli spunti di riflessione condivisi col pubblico dentro e fuori l’Auditorium: in tanti erano collegati in diretta streaming e potevano interagire con Twitter. «Con Protechtor», ha spiegato Ardingo, «abbiamo voluto offrire a tutti la possibilità di sentirsi protetti e sicuri in qualunque situazione. Siamo consapevoli che un’applicazione da sola non sia sufficiente a eliminare rischi e pericoli, ma pensiamo che l’innovativo servizio possa contribuire a fronteggiarli meglio, permettendo di intervenire prima che la situazione possa degenerare».

Fabio Iuliano

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