Sisma tra Molise e Campania, tre scosse in meno di un’ora. Paura ma pochi danni/Twitter

La terra torna a tremare nei monti del Matese: alle 8,12 la scossa più forte di magnitudo 4.2, replica alle 8,21 con intensità 2.6 e alle 8,55 pari a 3.7

L’AQUILA. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.2 è stata registrata alle 8,12 nel distretto sismico Monti del Matese tra il Molise e la Campania. Il sisma è stato avvertito a Campobasso e in molti altri centri della provincia. A Bojano gente in strada sotto la pioggia. Stesse scene vista anche in Campania, da Napoli a Salerno. Centinaia le telefonate ai centralini dei vigili del fuoco. Al momento – dicono i pompieri – non si segnalano danni a persone o cose. L'area dove maggiormente sono state avvertite le scosse sono i comuni della Valle Telesina e della Valle del Titerno, le stesse interessate dal terremoto dello scorso dicembre.

Tutte le scuole della Valle Telesina e della Valle del Titerno, dove maggiormente si è avvertita la scossa del terremoto delle 8,10, sono state chiuse dai dirigenti scolastici. Erano appena entrati in classe quando gli studenti sono stati fatti evacuare subito dopo la prima e forte scossa di terremoto. Tutti i ragazzi, insieme con i docenti, sono stati allertati dal suono del campanello e fatti uscire dai plessi. Alcuni studenti, che non avevano avvertito il terremoto mentre si accingevano ad entrare in classe, hanno immaginato che si trattasse di una esercitazione. Poi, invece, la paura e l'evacuazione immediata.

Il meccanismo all'origine dei terremoti avvenuti oggi fra Caserta e Benevento è analogo a quello che ha scatenato la scossa del 29 dicembre, ha spiegato ancora Michelini. All'origine c'è un movimento di estensione dell'Appennino, che progressivamente si «allarga» tra il Tirreno e l'Adriatico. È la stessa dinamica del terremoto dell' Aquila del 6 aprile 2009, di quello avvenuto nel 2012 nel Pollino e di quello che nel 1997 ha colpito Umbria e Marche. «Se il meccanismo focale dei terremoti avvenuti oggi nel Matese è identico a quello del terremoto del 29 dicembre, non sappiamo se la faglia sia la stessa».

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