Società unica dei trasporti Cialente: «L’Ama ci sarà»

Il sindaco conferma: l’operazione concordata con il presidente della Regione Per l’azienda c’è in ballo anche la gestione della funivia del Gran Sasso

L’AQUILA. «L’Ama entrerà nella società unica dei trasporti. Spero che il procedimento si chiuda entro il 2015».

Il sindaco Massimo Cialente replica al consigliere comunale di Forza Italia Guido Quintino Liris e annuncia quanto già concordato con il presidente della Regione Luciano D’Alfonso.

Un progetto vecchio, quello dell’ingresso dell’Azienda della mobilità aquilana nella società che nascerà dalla fusione di Arpa, Gtm e Sangritana: «Al consigliere Liris vorrei ricordare», dice il primo cittadino, «che quando si parlava delle legge regionale per la creazione di un’unica società dei trasporti chiesi al presidente Gianni Chiodi e alla giunta di centrodestra di far entrare anche l’Ama. Una proposta appoggiata dai sindacati, sia provinciali che regionali. Ebbene, all’epoca, nessuno del centrodestra aquilano, compreso Giorgio De Matteis, spese una parola. Patetico che parlino adesso. Comunque, nonostante ciò, come mi ha confermato anche per iscritto D’Alfonso, non appena partirà la società unica dei trasporti, si aprirà anche il procedimento per l’ingresso dell’Ama. Ne ho parlato pure con il presidente dell’Arpa. Dunque, il progetto che il centrodestra non voleva, si farà. L’operazione di fusione tra Arpa, Gtm e Sangritana ha subìto un rallentamento, penso che entro il 2015 si potrà portare in consiglio regionale il passaggio che riguarda la nostra azienda partecipata».

Il sindaco ci tiene a sottolineare che l’azienda aquilana è sana, in quanto ci sono 6,5 milioni di euro da investire e si tratta della società locale di trasporti che copre il territorio più vasto.

«Si potrà lavorare in sinergia con l’Arpa», aggiunge Cialente, «ottimizzando il servizio, dato che la gran parte dei bus per Roma parte dall’Aquila. L’Ama è una società sana, nonostante riceva contributi pubblici insufficienti che in alcuni periodi hanno causato buchi nei bilanci. Con i 6 milioni e mezzo a disposizione potremmo assorbire parte del personale in esubero di Arpa e magari prevedere il rinnovo del parco macchine».

In ballo c’è anche la gestione, dopo la privatizzazione del Centro turistico del Gran Sasso, della funivia di Fonte Cerreto: «È un discorso», precisa il sindaco, «che dovrà essere valutato con chi rileverà la stazione sciistica di Campo Imperatore. Si potrebbe fare un accordo con l’Ama, che dovrebbe garantire il funzionamento dell’impianto senza interruzioni. Anche questo non viene compreso dai rappresentanti dell’opposizione poiché non hanno mai approfondito i problemi sul tappeto. Del resto», conclude Cialente, «continuino a parlare in libertà, cosa che la giovane età gli consente ancora di fare. Ma i problemi vanno affrontati e risolti. Ed è ciò che noi stiamo facendo».

Romana Scopano

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