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Spacone: «Il panino per gli alunni? Volontà delle madri»

SCANNO. Respingono ogni accusa gli amministratori municipali di Scanno dopo la scelta di far mangiare agli alunni delle elementari e medie un panino in classe nei giorni di rientro a scuola. «Sono...

SCANNO. Respingono ogni accusa gli amministratori municipali di Scanno dopo la scelta di far mangiare agli alunni delle elementari e medie un panino in classe nei giorni di rientro a scuola. «Sono state le mamme che quest’anno hanno deciso di non usufruire della mensa», spiega il sindaco Pietro Spacone, «anche se ritengo che per i ragazzi sarebbe stato meglio un pasto caldo, anche se poco appetitoso». Dopo la sospensione del servizio di refezione nell’istituto scolastico “Romualdo Parente”, il capo dell’amministrazione comunale chiarisce che la volontà di chiudere il refettorio è stata esclusivamente dei genitori degli alunni. Durante tutto l’anno scolastico i ragazzi saranno costretti a consumare così un panino preparato in casa nei giorni di orario prolungato delle lezioni. «Non è assolutamente vero che il Comune non ha assicurato il proprio sostegno economico alle spese», aggiunge Spacone, «ma sono state le mamme dei ragazzi che hanno voluto rinunciare al servizio mensa. Non entro nel merito della scelta che, anche se molto discutibile, naturalmente rispettiamo».

Come da contratto, la mensa doveva essere gestita dalla “Green Food” di Frisa, nel Chietino, fino alla fine dell’anno. Il Comune nel 2014 affidò la gestione della mensa alla società frentana per 18mila euro. Altrettanto erano pronti a fare gli amministratori anche per quest’anno. Ma alla fine è prevalsa la volontà dei genitori. (m.lav.)

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