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Stadio danneggiato con il diserbante

Il campo comunale gestito dalla Fucense, i dirigenti: «Un danno a tutta la comunità»

TRASACCO. Diserbante danneggia il manto erboso dello stadio. E' stato cosparso nella notte e si tratta, secondo la società sportiva, di uno sfregio nei confronti della loro attività imprenditoriale. La società è infatti alla guida della squadra della Fucense solo da poche settimane.

Il diserbante è stato disseminato durante la notte, e al mattino l'erba era già svigorita. Secondo una prima ricostruzione, è stato utilizzato un potente erbicida usato per l'agricoltura. Chi ha messo in atto l'azione ha scavalcato la recinzione ed è entrato nel campo sportivo. Era inoltre aperto un cantiere per i lavori di installazione dell'antenna per la telefonia mobile. Ciò ha permesso il passaggio attraverso un cancello sul retro rimasto aperto. A quel punto, forse con l'utilizzo di una pompa manuale, sono state tracciate strisce al centrocampo, tra una porta e l'altra e lungo le fasce laterali. Quindi il danno ha interessato tutto il campo sportivo. Si parla di circa seimila euro di lavori necessari per riportare alla normalità la situazione.

I responsabili della società hanno richiesto l'intervento di un tecnico che ha confermato l'utilizzo di un potente prodotto per eliminare prodotti vegetali dal terreno. «Sono arrivato al campo prima delle 6 e la situazione sembrava fosse alla normalità», ha spiegato il custode del campo, «poi alle 10 mi sono accorto che stava accadendo qualcosa di strano. L'erba ha cominciato a deperire velocemente e il danno è apparso subito imponente». Sconcerto per l'accaduto è stato espresso dal nuovo presidente della Fucense, Pasquale Retico. Il gruppo di gestione della squadra si è costituito il 14 luglio, prima che scadessero i termini per salvare il nome della Fucense. «E' un danno non solo alla società» ha detto il dirigente Tonino Retico, «ma a tutta la comunità. Siamo perplessi per l'accaduto e speriamo che i responsabili vengano individuati». Sul caso indagano i carabinieri.

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