Gli organizzatori: «Situazione migliorata rispetto al passato». Oggi la chiusura dell’iniziativa

Sub-spazzini puliscono il lago

Giornata ecologica a Scanno, raccolti pneumatici e lamiere

SCANNO. Una settantina di sacchi pieni di rifiuti. Scatole di latta, lamiere, vetro, pezzi di imbarcazioni e tanti, troppi pneumatici. Anche quest'anno c'è stato un bel lavoro per gli oltre cinquanta volontari di «Ecocuore 2010», la due giorni dedicata alla pulizia del lago. I risultati di quattro anni di lavoro iniziano però a vedersi: la situazione è migliorata rispetto al passato.

Alla prima mattinata di lavori per la quarta edizione dell'iniziativa, organizzata dall'associazione culturale Giovani Scanno e coadiuvata da La Foce, con il patrocinio dei comuni di Scanno e Villalago, hanno partecipato una quarantina di volontari, dei gruppi Volontari Abruzzesi Sangue e Gruppo Natura '96 e non solo, e una dozzina di sub della Scuba Libre Dive capitanata da Claudio Mirante. Mentre i volontari «a terra» lavoravano alla pulizia delle rive del lago e del fiume vicino al bacino lacustre, i subacquei si sono occupati del recupero dei rifiuti dai fondali.

«Anche quest'anno c'è stato molto lavoro», racconta Benedetta Fronterotta di Giovani Scanno, «abbiamo riempito una settantina di sacchi di spazzatura tra scatole, vetro, lamiere, gomme. Fortunatamente, però, rispetto al passato, quando abbiamo ritrovato anche barche, non c'erano rifiuti molto ingombranti. Iniziano a vedersi i risultati del lavoro fatto da quattro anni a questa parte. Di ciò», aggiunge, «siamo molto soddisfatti, così come siamo contenti della risposta data dai volontari». 

Ora i rifiuti, insieme a quelli che verranno raccolti questa mattina, nella seconda «puntata» di «Ecocuore» saranno smaltiti in maniera corretta e differenziata.  Ieri, dopo la mattinata di lavori, i volontari si sono fermati per il pranzo al camping «I lupi» dove, dalle 16.30, si è tenuta la conferenza-dibattito sul tema «Sviluppo Rurale». «Si è parlato», conclude Benedetta Fronterotta, «delle opportunità che ci offre il nostro territorio e dei fondi della Comunità europea a disposizioni per attività rurali».

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