«Subisco atti vandalici per le scelte sulla caccia»

La polizia avvia un’indagine dopo la denuncia di un rappresentante dell’Atc Parmiani: mi hanno bucato le gomme e fracassato il parabrezza dell’auto

L’AQUILA. La polizia ha avviato un’inchiesta dopo una denuncia presentata da un giovane aquilano bersaglio di atti vandalici. L’esposto è stato presentato da Daniele Parmiani il quale teme che questi atti vandalici siano la conseguenza di decisioni prese in tema di attività venatoria, visto il suo ruolo nella gestione dell’Atc (Ambito territoriale di caccia).

Parmiani, che è rappresentante della Provincia in seno all’Atc, ha segnalato di avere vissuto dei momenti davvero spiacevoli da circa un mese. Qualche teppista gli ha bucato le gomme della sua auto, fracassato il parabrezza della stessa, una Lancia Y, e, come se non bastasse, qualcuno ha anche tagliato la rete di recinzione del suo canile.

A suo avviso, ma prove concrete ancora devono essere individuate, esiste un nesso tra gli atti vandalici e la caccia. Nel senso che non sarebbe andata a genio a tutti l’assegnazione di alcune zone per la caccia al cinghiale ad alcuni gruppi e non ad altri. E lui sarebbe nel mirino, in quanto punto di riferimento dell’Atc per quanto riguarda, appunto, la caccia al cinghiale.

Sono davvero tante le persone interessate a questo argomento visto che, a suo dire, sono parecchie centinaia quelli che praticano in provincia quel genere di attività venatoria.

Parmiani, inoltre, si rammarica per il fatto che, pur avendo segnalato all’ente Provincia quanto a lui accaduto, non ha ricevuto alcuna richiesta di incontro per trovare una soluzione e comunque affrontare questa problematica.

Resta il fatto che la convinzione di Parmiani circa il nesso tra caccia e atti vandalici e forte.

«Rappresento», dice, «che da alcune voci raccolte in giro e in ambito lavorativo, mi avvisano che ci sono persone che ce l’hanno con me per decisioni adottate, secondo loro in modo ingiusto, creandomi difficoltà sul lavoro e a livello sociale e familiare».

Una vicenda, dunque, davvero insolita, in un contesto molto variegato. Nell’Atc, del resto, ci sono rappresentanti di tutte le associazioni venatorie, di enti locali, oltre a Cai, Coldiretti, Cia, Confagricoltura etc.

Il denunciante, parte lesa nel procedimento, non ha fornito nomi di possibili sospettati.

TRUFFA. La sezione aquilana della polizia postale e delle telecomunicazioni ha denunciato a piede libero due persone con l’accusa di essere responsabili di una truffa on-line. Si tratta di V.M., di 34 anni e A.M. di 55 anni.

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