Pratola Peligna

«Sul santuario soltanto annunci»

Madonna della Libera, l’opposizione sollecita l’avvio dei lavori

PRATOLA PELIGNA. Chiedono attenzione per il santuario della Madonna della Libera di Pratola Peligna, da sette anni in attesa dei lavori di ristrutturazione. L’appello è firmato dai consiglieri di opposizione Antony Leone e Antonio Di Nino che insieme puntano a non abbassare la guardia per il santuario. Il luogo di culto ha subito seri danni dal terremoto e l’interno della struttura resta fasciato da tiranti e paratie messe a sostegno delle colonne. «È stato annunciato il recupero del santuario, ma di azioni concrete ne sono state fatte poche», affermano i consiglieri. «Oltre ai lavori realizzati sul tetto della chiesa, non si vede l’avvio di interventi strutturali di cui ci sarebbe bisogno». Il riferimento è ai circa 800mila euro stanziati dal comitato interministeriale per la programmazione economica nel novembre del 2015 che dovrebbero già essere arrivati in Valle Peligna e ai circa 300mila euro promessi lo scorso gennaio dal presidente della Regione Luciano D’Alfonso. «Al momento», concludono i consiglieri, «stiamo valutando se fare anche delle azioni dal punto di vista amministrativo per sollecitare l’avvio dei lavori nella chiesa». Nell’edificio sacro che a maggio sarà al centro della festa religiosa tra le più sentite della Valle Peligna, sono stati eseguiti dei lavori per garantirne la sicurezza e la fruibilità, ma molto dev’essere ancora fatto. In particolare, proprio il finanziamento di 800mila euro era stato deciso per la ricostruzione di edifici tra cui scuole, palazzi e chiese situati in territori comunali che non rientravano nel cosiddetto cratere sismico.

Federico Cifani

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