Sulmona, aggressioni in centro: quattro arresti

Le indagini della polizia su tre episodi: ci sono anche due persone denunciate, altre rischiano l’accusa di favoreggiamento

SULMONA. Giro di vite contro la movida violenta a Sulmona. Quattro arresti, due denunce e diverse persone che rischiano di finire nei guai per favoreggiamento. È il bilancio dell’inchiesta avviata dal commissariato di Sulmona sugli ultimi episodi violenti accaduti in città. In manette, con provvedimento di custodia cautelare in carcere, sono finiti due giovani di origine rom, Massimo Di Rocco, 23 anni, e Luigino Spinelli, 22 anni. Arresti domiciliari per il sulmonese Pierluigi Porziella e per un 17enne, anch’egli di origine rom. Altri due giovani sono stati denunciati con l’accusa di depistaggio.

Ad illustrare l’operazione che ha portato ai provvedimenti restrittivi, sono stati il capo di Gabinetto della Questura dell’Aquila, Alessandro Gini, il responsabile del commissariato di Avezzano, Paolo Gennaccaro, (la titolare del commissariato di Sulmona, Francesca La Chioma era assente per impegni personali), e Daniele L’Erario, capo della squadra anticrimine. Tre gli episodi di violenza: il primo risale al 4 febbraio scorso, in via Carrese, quando un 25enne di Pratola Peligna era stato colpito con una bottiglia di birra sopra lo zigomo sinistro. Un colpo che aveva provocato al giovane varie fratture e la perdita di due gradi della vista. Per questo episodio Porziella da lunedì scorso si trova agli arresti domiciliari.

L’altro episodio fa riferimento alla lite scoppiata in piazza Tresca e finita con un ragazzo di Introdacqua picchiato solo perché, trovandosi davanti a un gruppo di persone che discutevano in mezzo alla strada, si era permesso di suonare il clacson per invitarli a spostarsi. Un gesto che aveva provocato la violenta reazione del gruppo. Il ragazzo era finito sotto i colpi di Spinelli, Di Rocco e di un loro amico minorenne, quest’ultimo – secondo i testimoni – il più violento dei tre, ora rinchiuso nel carcere minorile dell’Aquila. Sempre lui, nei giorni precedenti, era stato autore di un’altra aggressione, in via Solimo, a danno di un giovane di Pratola Peligna. A scatenare la violenza del diciassettenne una sigaretta negata che lo avrebbe spinto a colpire con calci e pugni il giovane pratolano, che ha riportato lesioni gravissime e che per questo è finito nel reparto di chirurgia maxillo-facciale dell’ospedale dell’Aquila. L’aggressore è stato denunciato anche per danneggiamenti e minacce gravi nei confronti di un testimone, a scopo intimidatorio. Per lo stesso episodio avvenuto in via Solimo sono finiti nei guai altri due giovani, uno maggiorenne e l’altro minorenne, accusati di aver cercato di depistare gli investigatori.

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