Sulmona, bussa a casa dell’ex moglie e la minaccia con la pistola

La donna terrorizzata avvisa la polizia e si scopre che l’arma è un giocattolo. Ma per l’uomo scatta una denuncia: non si rassegnava alla fine del rapporto

SULMONA. Non ha mai accettato la separazione dalla moglie, tanto da tempestarla di telefonate affinché tornasse a vivere con lui. Ma dopo l’ennesimo rifiuto, l’altro giorno l’uomo ha bussato alla porta di casa minacciandola. E per essere più convincente e per dimostrarle che stava facendo sul serio è arrivato anche a mostrarle una pistola che nascondeva sotto la camicia, infilata nella cinta dei pantaloni.

Un gesto che è costato caro a un 40enne di Sulmona finito nei guai con l’accusa di minaccia aggravata nei confronti della ex moglie. A denunciarlo la squadra anticrimine del commissariato di via Sallustio dopo che l’uomo, messo alle strette, ha ammesso tutto quello che aveva fatto, consegnando nelle mani dell’ispettore Daniele L’Erario la pistola con cui aveva minacciato la moglie. Una fedele copia di una calibro 9 che al posto del piombo spara proiettili di gomma, con cui l’uomo non avrebbe potuto uccidere nessuno ma con cui ha ottenuto l’effetto che voleva: terrorizzare la sua ex. Una cosa però gli è andata male: la moglie, pensando che l’arma fosse vera e temendo che l’uomo potesse fare qualche gesto sconsiderato ha subito telefonato alla polizia.

È la storia di una separazione tra moglie e marito, così come ne avvengono tante, condita però dal thriller della pistola. Era da circa un anno che i due si erano separati dopo che la moglie si era decisa a lasciarlo perché non accettava più di dover vivere con una persona per la quale non sentiva più niente. Problemi di coppia accentuati anche dalla gelosia dell’uomo che non perdeva occasione per farle pesare questa sua ossessione proseguita anche dopo la separazione. Continue telefonate con cui pregava la moglie di riaccettarlo in casa. La chiamava e la controllava quasi ogni giorno fino a quando ha cominciato ad essere più insistente tanto da provare il tutto per tutto presentandosi a casa di lei con la pistola giocattolo. Davanti alle contestazioni fatte dagli uomini dell’anticrimine che lo hanno subito rintracciato dopo la telefonata terrorizzata della donna convinta che il suo ex marito volesse ucciderla, l’uomo ha prima negato ogni cosa dicendo che tutto quello che affermava la moglie era frutto di una mente malata. Messo alle strette dalla polizia, è crollato raccontando la verità, fino a consegnare la pistola giocattolo.

Claudio Lattanzio

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