Al centro la dirigente Francesca La Chioma, a destra Daniele L'Erario dell'Anticrimine e a sinistra il vice dirigente Carmine Di Cato della polizia stradale (foto Claudio Lattanzio)

Sulmona, tentato omicidio e usura: famiglia agli arresti

Le indagini dopo l'aggressione alla titolare di un autolavaggio. La spedizione punitiva dopo il prestito da 3mila euro e restituito in due anni fino a 18mila euro. La difesa: lite per motivi di gelosia

SULMONA. Un'intera famiglia agli arresti. Lei, la madre, accusata di tentato omicidio e usura, e gli altri _ il marito, il figlio e la nonna _ solo di usura. Sono loro al centro delle indagini svolte dalla polizia (divisione anticrimine del Commissariato) dopo l'aggressione a una romena titolare di un autolavaggio avvenuta a settembre. Agli arresti sono finiti: Sonia Di Rosa, 45 anni, sospettata di aver tentato di ucciderela donna, il marito Bruno Spinelli, 43, il figlio Luigino, 22 e la nonna (la madre di lei) Eliana Morelli, 69. Secondo quanto hanno accertato gli agenti, dietro l'aggressione vi sarebbe l'usura. Alla titolare dell'autolavaggio sarebbe stata prestata una somma di 3mila euro. In due anni la donna avrebbe restitituito 18mila euro, con rate di 300euro mensili. Ma non bastava, "loro" volevano di più. Ma quando la romena tentato di opporsi, sarebbe scattata la spedizione punitiva con Sonia Di Rosa che l'avrebbe colpita con una chiave inglese e provocandole ferite guaribili in 50 giorni.

Secondo quanto appreso dal suo stesso avvocato, Sonia Di Rosa escluderebbe l'usura. La sua versione infatti è che la lite con la romena sarebbe divampata per motivi di gelosia nei confronti del marito.