T-Red e multe, il Comune sotto accusa 

Il consigliere Di Pangrazio: «Le strisce non visibili inducono all’errore». E Confcommercio chiede maggiore elasticità

AVEZZANO. Impazza la polemica sul T-Red, l’implacabile dispensatore di multe (una media di 150 al giorno) per le infrazioni semaforiche all’incrocio tra via XX Settembre e via dei Fiori: la maggior parte per il superamento della striscia bianca. L’arrivo di migliaia di sanzioni ha scatenato polemiche a non finire all’indirizzo dell’amministrazione De Angelis.
«Quest’amministrazione», attacca il consigliere comunale d’opposizione Gianni Di Pangrazio, «si è distinta per tartassare, mortificare e ignorare i cittadini. L’enorme numero di sanzioni al semaforo di via XX Settembre, al di là del rispetto della legge, che non si discute, dimostra che sulla questione, che incide nelle tasche dei cittadini, in questa fase non proprio florida, non è stata data la giusta informazione prima dell’attivazione del sistema di controllo».
Altra nota dolente: le strisce bianche a terra. Per chi le supera una sanzione di 42 euro e il ritiro di due punti dalla patente. «Non sono ben visibili, mentre posizionate più avanti», aggiunge Di Pangrazio, «e distano quasi una decina di metri dal semaforo, quindi inducono la stragrande maggioranza degli automobilisti in transito all’errore: cioè rispettano il semaforo rosso, però impegnano, seppur di poco, la zona vietata con la conseguente attivazione del sistema di controllo e la multa. Se la questione è la sicurezza, giustissima, prima di attivare il T-Red si poteva far rifare la segnaletica a terra e fare un’informazione a tappeto tra i cittadini, magari come con il giornalino autocelebrativo arrivato in questi giorni nelle case».
Per Roberto Donatelli, presidente di Confcommercio, sarebbe sicuramente utile «meno rigidità sulla striscia bianca. La scarsa visibilità della segnaletica, non proprio ben definita», afferma Donatelli, «può indurre gli automobilisti a superarla, magari anche di poco, ma senza neanche immaginare di aver violato il codice della strada. Forse un po’ di elasticità in più non sarebbe male, oltre che rifare la segnaletica. Comunque, speriamo che i fondi vengano utilizzati per la viabilità, ridotta male, anche lungo via XX Settembre, e per i parcheggi».
Augusto Di Bastiano coglie l’occasione per ampliare il discorso su controlli e sicurezza. «Nulla da dire sul rispetto del codice della strada», afferma il presidente del Centro giuridico del cittadino, «però almeno le strisce si potrebbero rifare, mentre su quella strada ci sono altre questioni da risolvere. Però, nell’ottica di una maggior sicurezza in città, l’amministrazione faccia scattare pure i controlli per l’alta velocità su molte strade, le doppie file e i parcheggi sulle strisce pedonali».
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