Taccone, sabato parte il restauro dell’opera 

Si attende l’ok della giunta, Morelli: «Riqualificazione importante, nuova anima al nostro campione»  

AVEZZANO. Tutto rischiava di arenarsi ancora una volta, forse in maniera inesorabile. E invece è arrivato il colpo di reni in volata, a pochi metri dal traguardo. Un po’ come faceva Vito Taccone. Ed è proprio al leggendario ciclista avezzanese che sarà dedicata l’area di piazza Cavour in cui sarà riposizionata la statua restaurata. Si tratta di un intervento atteso da oltre sette anni, da quando il monumento fu rubato dal Monte Salviano e ritrovato danneggiato. La mano dei vandali sulla storia della città. Il progetto di riqualificazione dell’opera è a una svolta: l’approvazione della delibera per l’affidamento dei lavori a Bruno Morelli, autore della scultura, è attesa a ore e sabato sarà il grande giorno della riconsegna. L’artista, insieme a sua figlia Eleonora, restauratrice, preleverà la statua danneggiata dai depositi comunali per quella che lo stesso Morelli definisce la «commissione più lunga e dura della mia vita». La riqualificazione si annuncia complessa e i tempi sono strettissimi: il taglio del nastro è fissato al 6 maggio, quando il Giro d’Italia partirà dall’Abruzzo. «Più che di restauro si tratta di una vera riqualificazione per riportare in vita il nostro campione», spiega Morelli. Il recupero della scultura si articolerà in tre fasi. Una prima riguarderà il rimodellamento e la fusione dei componenti andati perduti dopo l’atto vandalico subito nel 2014: si tratta, in particolare, della mano destra, della sella e del pedale destro della bicicletta. Per tutti è prevista la ricostruzione ex novo. I lavori, supervisionati da Bruno ed Eleonora Morelli, si svolgeranno a Pomezia, nella fonderia artistica Cartoni. Poi sarà la volta dell’assemblamento degli elementi tramite microsaldatura a bronzo. Una volta ricomposta, l’opera sarà ripulita e ricoperta da una nuova patinatura cromatica, che darà alla scultura un colorito vicino al verde, in armonia con i faretti bianchi e verdi che illumineranno il monumento da terra. Anche i mosaici all’interno delle ruote saranno verdi e bianchi in omaggio alla storia sportiva della città e dell’Avezzano calcio. «È un intervento», conclude Morelli, «che darà all’opera un’anima nuova, con tutti gli elementi in armonia tra loro e adatti al collocamento urbano».
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