Tangenti, D'Alfonso incassa l'assoluzione e si candida alla Regione: andrò in tutti i Comuni

L'ex sidanco di Pescara riceve la notizia della assoluzione con formula piena mentre è con Lolli e Cialente. Poi commenta: "Il giudizio del'ordinamento che accerta la verità è come una nuova nascita". E lancia la candidatura alla regionali: "Girrerò l'Abruzzo dei 305 comuni, a partire dalla città capoluogo, L'Aquila"

L'AQUILA. Un lungo colloquio con il sindaco del capoluogo di regione distrutto dal sisma, Massimo Cialente, nel suo ufficio di Villa Gioia, affiancato anche dall`ex parlamentare Pd, Giovanni Lolli, subito dopo l'assoluzione con formula piena nella vicenda Ecosfera. Piccola pausa di relax con caffè offerto dal Gabinetto del sindaco per l'ex sindaco di Pescara, Luciano D'Alfonso, e poi si comincia a discutere del futuro della Regione in vista della campagna elettorale che si prospetta già vivace.

Volto disteso, battuta pronta, prende sottobraccio i giornalisti che si affrettano a intervistarlo. "Ci sono tanti tipi di giudizio, da quello divino a quello dei cittadini", dice, "ma il giudizio del'ordinamento che accerta la verità è come una nuova nascita. Spero di non avere bisogno di altre accuse e altre assoluzioni in futuro. Ora vorrei tornare a ralizzare cose buone, determinando infrastrutture per 'Abruzzo, salvaguardando le sue peculiarità. Ci sono 130mila piccole imprese che abbracceremo. Ci candideremo, prenderemo impegni e li porteremo a termine".

L'impressione è che sia cominiciato il cammmino verso le primrie del Pd a cui D'Alfonso guarda probabilmente ora da candidato, anche se ammette che "Stefania Pezzopane (senatrice del Pd), è un'espressione oggettiva di bravura e merita che ottenga consenso". E anticipa che da domani comincerà "a girare l'Abruzzo dei 305 comuni, a partire dalla città capoluogo, L'Aquila", da cui ha scelto di cominciare "in quanto so che qui c'è grande parte del futuro della regione".

Quanto all'udienza sulla Mare-Monti che si terrà il prossimo 13 marzo, l'ex sindaco di Pescara ha chiarito che "delle udienze ho stabilito che se ne occuperanno i miei avvocati. Per quanto mi riguarda, credo di avere dato prova di terzietà. Anche in futuro, se devo assumermi la responsailità me l`assumo, ma non organizzerò la signoria della paura".

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