Tasse da pagare, monta l'esasperazione

Tante le adesioni alla manifestazione del 16, in testa al corteo sindaci e gonfaloni

L'AQUILA. Sarà il gonfalone della città dell'Aquila ad aprire mercoledì il corteo contro la manovra finanziaria che impone lo stop ai benefìci fiscali finora concessi ai terremotati. Intanto, per il vescovo D'Ercole «la carenza di fondi rischia di esasperare gli animi».

Una situazione, quella delle popolazione del cratere, ormai vicina al collasso. A ribadirlo non sono solo i comitati cittadini, ma anche le amministrazioni locali, le associazioni di categoria, i sindacati, le forze politiche e la Chiesa. Il vescovo ausiliare Giovanni D'Ercole ha richiamato l'attenzione del governo sui problemi degli aquilani. «Siamo di fronte a una popolazione alle prese con ansie e preoccupazioni. Trascurare le loro attese rischia di trasformare la speranza in protesta» ha detto D'Ercole, proprio a proposito della mobilitazione indetta per mercoledì, quando la manovra finanziaria sarà all'esame della Commissione parlamentare.

Ma intanto, anche ieri sono stati distribuiti migliaia di volantini per promuovere la manifestazione. L'appuntamento è alle 16 alla Villa Comunale. Da lì il corteo sfilerà fino alla Fontana Luminosa, per poi scendere lungo viale Gran Sasso e raggiungere piazza d'Armi attraversando il viale della Croce Rossa. Questo il programma ufficiale, mentre dietro le quinte si parla di una possibile occupazione del casello autostradale. Un blitz che dovrebbe servire a riaccendere i riflettori sul dramma che gli aquilani stanno vivendo. In testa al corteo, così come ha confermato il sindaco Massimo Cialente, ci sarà il gonfalone del Comune. «La posta in gioco è altissima» ha detto Cialente «perché questo martoriato territorio rischia di assistere - nel caso in cui il governo decida di non rivedere le sue posizioni - alla chiusura di tantissime attività e a una lunga serie di fallimenti. Mercoledì accanto a me ci saranno tanti altri sindaci. L'auspicio è di averli tutti qui insieme ai loro gonfaloni e di poter contare anche sulla presenza dell'amministrazione provinciale. Questo è un problema che riguarda tutti e dalla cui soluzione dipenderà il futuro del territorio aquilano».

Intanto, proprio per fare il punto sull'organizzazione della protesta e sulle adesioni, oggi alle 17 si terrà un incontro nella tenda a piazza Duomo. Certa la partecipazione delle associazioni di categoria, quelle che da mesi chiedono al governo lo stesso trattamento fiscale riservato alle popolazioni terremotate dell'Umbria e delle Marche. Tra le adesioni alla protesta anche quella dell'Ordine dei commercialisti e degli esperti contabili che hanno anche richiesto la partecipazione alla manifestazione dei loro rappresentanti nazionali.

«Auspichiamo un cambiamento di direzione rispetto al provvedimento previsto nella manovra finanziaria» hanno dichiarato Vincenzo Merlini, Ettore Perrotti e Antonello Di Meo.
Sulla questione delle tasse è intervenuto pure il direttore della Confcommercio, Celso Cioni, secondo cui «dal 6 aprile del 2009 l'esposizione debitoria delle piccole e medie imprese commerciali, nei confronti di banche e fornitori, è cresciuta del 40%. In un momento delicato come questo il ripristino dei pagamenti delle tasse rischia di abbattersi come una scure anche sulle attività commerciali».

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