Tasse, De Matteis annuncia: "Ottenuta la proroga"I cittadini occupano palazzo dell'Emiciclo

La svolta sulla proroga per il pagamento delle tasse arretrate dopo che i rappresentanti abruzzesi hanno abbandonato il tavolo della trattativa con il ministero dell'Economia. I cittadini che erano all'assemblea si sono spostati verso palazzo dell'Emiciclo, hanno forzato il cancello esterno e si sono riversati nel cortile

L'AQUILA. ''Abbiamo avuto notizia della proroga a sei mesi del termine di restituzione delle tasse: abbiamo notizia anche dell'ordinanza con alcune misure importanti per la ricostruzione''. Lo ha annunciato il vicepresidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis, impegnato a Roma nella complessa trattativa con il Ministero dell'Economia sul decreto ''Milleproroghe'' per la proroga sulla sospensione del pagamento delle tasse da parte dei terremotati.

Intanto alcuni dei cittadini che erano riuniti in assemblea a piazza Duomo sono arrivati al palazzo dell'Emiciclo. Alcune persone hanno forzato il cancello d'ingresso principale della sede del Consiglio regionale, al grido di "L'Aquila, L'Aquila" e invocando le dimissioni del presidente della Regione, Gianni Chiodi e si sono riversate nel cortile. Nel piazzale ci sono anche alcuni consiglieri regionali come il capogruppo Pdl Gianfranco Giuliante e i consiglieri Giuseppe Di Pangrazio e Giovanni D'Amico.

I manifestanti si sono poi spostati al quarto piano del palazzo, dove hanno sede le commissioni e stanno attaccando sulle bacheche e sui muri dei post-it gialli con la scritta "Pensate all'Aquila".

Secondo quanto si e' appreso nell'accordo raggiunto con il Governo sarebbe prevista anche la proroga delle commesse alla societa' regionale Abruzzo Engineering, messa in liquidazione dalla Regione Abruzzo, azionista di maggioranza, proprio per la crisi di commesse e le difficolta' economiche. 'Nell'ordinanza, da quanto si e' appreso, ci sarebbero misure definite positive per le case classificate E. "Abbiamo sei mesi per ragionare - ha aggiunto De Matteis -: anche con toni duri abbiamo chiesto il rispetto degli impegni e di diritti sacrosanti per i terremotati. La protesta con l'abbandono del tavolo, e' servita a far capire al Governo, la necessita' di queste misure''.

LA GIORNATA
Il presidente della Regione e commissario per la ricostruzione Gianni Chiodi e tutti gli amministratori abruzzesi andati a Roma per chiedere il rinvio del pagamento delle tasse nel pomeriggio avevano abbandonato il tavolo di trattativa con il Ministero per l'Economia. La protesta era scattata perché a discutere con i rappresentanti abruzzesi ERAno rimasti i tecnici del Ministero e non più la parte politica.

Intanto all'assemblea cittadina riunita a piazza Duomo all'Aquila la conferenza dei capigruppo ha proclamato lo stato di agitazione permanente. Il deputato Pd Giovanni Lolli ha proposto di incatenarsi davanti a Palazzo Chigi la notte del 24 dicembre e di tenere una manifestazione a Roma tra il 28 e il 29 oppure all'inizio dell'anno prossimo.

SALTA IL TAVOLO DELLA TRATTATIVA
La delegazione abruzzese era arrivata questa mattina nella Capitale dopo aver saputo che nel decreto Milleproroghe approvato ieri non era prevista alcuna misura per rinviare il pagamento delle tasse. Dalle indiscrezioni sembra che nella trattativa intavolata al ministero dell'Economia nel pomeriggio l'ipotesi di posticipare il pagamento delle tasse per tutti non fosse più in discussione. Sul tappeto, a quanto sembra, era rimasta solo la possibilità di ottenere uno spiraglio per alcune categorie. Ma la trattativa è saltata.

"Fin quando non ci sarà un atteggiamento adeguato alla portata drammatica della problematica, non ci siederemo più al tavolo - ha denunciato il vicepresidente vicario del Consiglio regionale, Giorgio De Matteis (Mpa), presente al tavolo con il Ministero dell'Economia - e in sostanza rientreremo soltanto dopo che avremo di fronte persone deputate a decidere in maniera vincolante sull'importantissimo oggetto della discussione per portare a casa i risultati che sono solo l'assicurazione dei diritti sacrosanti per gli abruzzesi colpiti dal tragico terremoto del 6 aprile 2009".

Oltre che da Chiodi e De Matteis la delegazione è formata dal presidente della provincia dell'Aquila, Antonio Del Corvo, e dal sindaco del capoluogo, Massimo Cialente. In questo momento i tecnici del Ministero stanno discutendo con la parte dirigenziale della ricostruzione tra cui il coordinatore della struttura tecnica di missione, Gaetano Fontana.

Già ieri sera, quando era arrivata la notizia che il decreto Milleproroghe non conteneva provvedimenti per L'Aquila Chiodi si era detto «sorpreso» dalla notizia.

MOBILITAZIONE CITTADINA Come anticipato in mattinata dalla conferenza dei Capigruppo, durante l'assemblea cittadina che si è svolta in piazza Duomo è stata proclamata la mobilitazione cittadina. In piazza animi esacerbati e tensione: prima dell'inizio dell'assemblea c'è stata una lite tra due dei partecipanti.

"In accordo con il sindaco Massimo Cialente e il presidente della Regione Gianni Chiodi, sarà il Consiglio comunale a chiamare a raccolta tutte le categorie degli aquilani, per avviare la mobilitazione contro questo atroce torto fatto nei confronti dell'Aquila",  ha spiegato il presidente del Consiglio comunale, Carlo Benedetti. Il comportamento assunto dal Governo - ha concluso Benedetti - ridurrà sul lastrico aziende e famiglie. I terremotati aquilani, persone che hanno perso affetti, case e lavoro, saranno i cittadini italiani che pagheranno più tasse in assoluto. Faremo di tutto, con il sostegno di tutto il capoluogo e dell'intero cratere, per far valere le nostre ragioni, legittime oltre che umane".

BERLUSCONI "Spero di poter arrivare a spostare dall'1 gennaio all'1 luglio il termine di inizio del pagamento", aveva detto in mattinata il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, aprendo la conferenza stampa di fine anno. "Stiamo ancora discutendo se debba riguardare le aziende che hanno un determinato fatturato oppure tutte. La Ragioneria sta facendo i conti per poter dare questa possibilità all'economia" dell'Abruzzo.



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