Tensioni a Luco dei Marsi, bar chiuso 10 giorni

Provvedimento del questore dopo la lite e le proteste

LUCO DEI MARSI. Le proteste contro gli episodi di spaccio e le violenze spingono la questura ad adottare una serie di misure. Ieri, su proposta del comando provinciale dei carabinieri, infatti, il questore dell'Aquila Stefano Cecere ha disposto la sospensione della licenza per dieci giorni al bar Black out, in via Duca degli Abruzzi, «per motivi di ordine e sicurezza pubblica».

Il provvedimento di chiusura è stato adottato dopo che nella notte tra il 24 e il 25 dicembre all'interno dell'esercizio pubblico era scoppiata una violenta lite tra alcuni avventori che era poi proseguita all'esterno, senza giungere a più gravi conseguenze solo grazie al pronto intervento dei militari della compagnia dei carabinieri di Avezzano. Nella circostanza, complice l'abuso di bevande alcoliche, erano state danneggiate alcune auto parcheggiate nei pressi del bar, suscitando vivaci reazioni da parte della popolazione. Un giovane immigrato era stato denunciato. A seguito di tali fatti, nella serata di martedì, numerosi cittadini hanno partecipato a una manifestazione di protesta, accusando anche il sindaco Camillo Cherubini.

Oltre al provvedimento di chiusura, la questura, tramite il commissariato di polizia di Avezzano diretto da Marco Nicolai e con la collaborazione della compagnia dei carabinieri di Avezzano, agli ordini del capitano Michele Borrelli, ha disposto l'intensificazione dei controlli diurni e notturni a Luco dei Marsi.

Sempre su disposizione della questura dell'Aquila e per un'azione maggiormente efficace, il personale territoriale sarà integrato da equipaggi del reparto prevenzione crimine "Abruzzo" della polizia di Stato nell'ambito di un mirato progetto di contrasto dei fenomeni criminosi e con unità cinofile dell'Arma dei carabinieri arrivate da Chieti.

Intanto domani alle 11 è stato annunciato un incontro con il prefetto Giovanna Maria Iurato per fare il punto della situazione, proprio alla luce delle recenti proteste della popolazione.

A Luco dei Marsi, il paese del comprensorio che conta il più alto numero di immigrati in rapporto alla popolazione, sono stati una trentina gli arresti eseguiti. Tutti per spaccio di droga. Il bar che dovrà restare chiuso per dieci giorni, invece, nella notte del 3 dicembre scorso era stato oggetto di un attentato intimidatorio a colpi di pistola.

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