il fatto

Terremoti, l'Ingv trasferisce la sede aquilana

L'istituto nazionale di geofisica e vulcanologia risponde all'interrogazione del consigliere regionale Mercante (Movimento 5 Stelle): gli uffici si trasferiranno da via dell'Arcivescovado a via Porta Napoli

L'AQUILA. Nessuna chiusura della sede Ingv dell’Aquila, ma trasferimento in altri uffici del capoluogo. Lo precisa l’Ingv, rispondendo così all'interrogazione del consigliere regionale dei Cinque Stelle Mercante e sottolineando che quella dell’Aquila è una sede storica dell’istituto di ricerca. La sede fu fondata nel 1958 in occasione dell’Anno Geofisico Internazionale, attorno all’osservatorio geomagnetico di Preturo, il primo in Italia. In uan nota è detto che «le notizie apparse nei giorni scorsi sulla stampa di una volontà, da parte dell’Ingv, di chiudere la sede de L’Aquila sono prive di fondamento. L’attuale sede dell’Istituto, presso gli uffici di via dell’Arcivescovado, si era sviluppata grazie al Progetto Abruzzo - Accordo di Programma tra il MIUR e la Regione Abruzzo - per rispondere alle nuove esigenze di approfondimento scientifico e alle politiche di studio, monitoraggio e prevenzione sorte a seguito del tragico evento sismico del 2009». Da alcuni anni un gruppo di ricercatori a tempo determinato, geologi, ingegneri, fisici, vi svolge attività di ricerca nel campo della sismologia applicata all’ingegneria, della geologia e geofisica ambientale e della pericolosità sismica. «Attualmente - prosegue la nota - per ragioni logistiche (attualmente è nella zona rossa con problemi di accesso per il personale e mezzi di servizio), la sede è in fase di trasferimento presso i nuovi uffici ubicati nella zona di Porta Napoli. Questa scelta si lega anche all’imminente chiusura del progetto di ricerca Abruzzo, motivo per cui l’Ingv è in attesa della formalizzazione di un nuovo rapporto di collaborazione con la Regione, in assenza del quale si andrà incontro a una significativa riduzione delle attività di ricerca, connessa alla contrazione dell’organico».