Terremoto e commissione grandi rischi Il pm acquisise le telefonate di Bertolaso

Inchiesta per omicidio colposo all'Aquila: denuncia di Rifondazione segue l'esposto dell'avvocato Valentini. Nuovo intervento dell'assessore Pezzopane: bieco cinismo sulla pelle degli aquilani

L'AQUILA. La Procura della Repubblica dell'Aquila ha già acquisito due telefonate: quella fra Guido Bertolaso e l'allora assessore regionale alla Protezione civile Daniela Stati e quella fra Bertolaso e Gianni Letta. Nella prima che risale al 30 marzo 2009 l'ex capo della protezione civile riferendosi alla riunione della commissione Grandi Rischi - che si sarebbe tenuta il giorno dopo per esaminare scientificamente lo sciame sismico in corso da mesi all'Aquila e per fare una valutazione sul rischio di possibili forti scosse che potevano mettere in pericolo la popolazione - parlò di una semplice operazione mediatica. Dunque la commissione non doveva fare nessuna analisi scientifica ma solo rassicurare la città e mettere a tacere «qualche imbecille». La seconda telefonata è invece relativa all'organizzazione dei funerali solenni che, per Bertolaso, dovevano essere una vetrina mediatica per il presidente del consiglio Silvio Berlusconi. L'acquisizione delle due telefonate presuppone che l'ex capo della Protezione civile sia stato già iscritto nel registro degli indagati.

NUOVA DENUNCIA. Intanto dopo la denuncia dell'avvocato aquilano Antonio Valentini, contro Bertolaso arriva un nuovo esposto. A presentarlo sarà Rifondazione comunista che, in una nota a firma di Enrico Perilli, capogruppo Prc nel consiglio comunale dell'Aquila e di Francesco Marola, segretario provinciale Prc rende noto di aver dato mandato ai suoi legali Dario D'Alessandro, Francesco Rosettini e Alessandro Rosa «di presentare un esposto in Procura per denunciare Guido Bertolaso per omicidio colposo. Non può rimanere impunito quanto gli aquilani sono stati costretti a subire. Aggiungiamo inoltre che ciò che è accaduto con Bertolaso deve essere da monito per le relazioni future. Per questo solo una settimana fa in consiglio comunale abbiamo invitato il sindaco ad avere prudenza con il nuovo Governo, poiché la soddisfazione espressa dopo il primo incontro avuto con Monti ci sembrava del tutto fuori luogo; oggi con l'ordinanza sui centri storici è chiaro che la ricostruzione non è un priorità per il Governo "tecnico", e ancora una volta il sindaco ha dovuto fare dietro front dalle precedenti dichiarazioni».

PEZZOPANE. Ieri sull'argomento "telefonate di Bertolaso" è tornata di nuovo l'assessore comunale Stefania Pezzopane (l'unica della giunta Cialente a prendere posizione) per dire che «il capo della protezione civile nazionale Guido Bertolaso e l'assessore regionale alla protezione civile Daniela Stati, ovvero quelli che avrebbero dovuto informarci e proteggerci, hanno invece camuffato la verità, occultando le nostre preoccupazioni per svolgere consapevolmente il ruolo di complici di una tragedia annunciata. Gente per la quale non era importante ciò che stava accadendo all'Aquila, quanto piuttosto far sembrare che era tutto sotto il loro controllo. Bugie, speculazioni, e bieco cinismo sulla pelle degli aquilani. Sembra quasi che la sottovalutazione iniziale fosse congeniale a un disegno diabolico di promozione della grandeur del Governo del fare; d'altronde balza agli occhi la presenza dell'ingegner Gian Michele Calvi, insieme tranquillizzatore della commissione Grandi rischi e promotore dello strapagato progetto Case. Vorrei sapere - continua l'assessore - se al processo, quando si degnerà di comparire, Bertolaso avrà il coraggio di ripeterlo in faccia agli aquilani che la commissione grandi rischi doveva solo tranquillizzare la gente, vale a dire mentire. Un'operazione di facciata contro 309 morti».

BERTOLASO OGGI IN TV. L'ex capo della Protezione civile sarà oggi in tv, e in particolare su La7 alle ore 14,05, nel nuovo programma condotto da Antonello Piroso «Ma anche no». A Bertolaso saranno poste domande anche sulla vicenda aquilana e sugli sviluppi più recenti.

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