Topi e degrado, altri 3 casi

L'assessore Di Ianni denuncia: ci sono state omissioni

SULMONA. Ci sarebbero almeno altri tre casi di persone che vivono in condizioni di grave indigenza, tra cumuli di rifiuti e senza la possibilità di avere un piatto di cibo con cui sfamarsi. È quanto emerge dalle notizie in mano all'assessore ai Servizi sociali Enea Di Ianni, il quale lancia l'allarme su una situazione che si sta facendo sempre più preoccupante.

«Non possiamo permetterci che in una città come la nostra, di grande civiltà e di cultura, emergano casi come la madre e la sua bambina che vivevano in una casa in mezzo alla sporcizia e ai topi», afferma Di Ianni, «e i primi a dover fare qualcosa siamo noi come Comune. La struttura sociale se c'è deve funzionare garantendo a queste persone la giusta assistenza per evitare che vivano in condizioni indigenti. Ho scritto al sindaco», informa l'assessore, «e alla dirigente di riferimento affinché vengano presi i dovuti provvedimenti nei confronti di chi, pur essendo a conoscenza di determinate situazioni di degrado familiare - e io ne conosco almeno tre - non ha avviato i relativi protocolli per aiutare queste persone».

L'assessore Di Ianni ha espresso tutto il suo disappunto per l'increscioso episodio della giovane madre e della sua piccola al sindaco, Fabio Federico, e alla dirigente dei Servizi sociali, Angela Graziani, sottolineando l'omissione di informazione che ci sarebbe stata da parte dei servizi stessi. E che avrebbe non dovuto esserci.

Intanto la giovane madre dopo aver lasciato il suo monolocale in seguito all'ordinanza del sindaco ora chiede un'altra sistemazione. «Hanno detto che dovevano disinfestare l'appartamento», lamenta la donna, «ma ad oggi non hanno fatto ancora nulla. Io mi trovo in mezzo a una strada, perché non ho un'altra sistemazione e non so dove andare a dormire. Che si decidano: o puliscono la mia casa o me ne danno un'altra perché la mia bambina non può vivere in queste condizioni».

Nello stesso edificio abitano altre sette famiglie. È uno stabile su tre piani in pieno centro storico, fatiscente e sommerso dall'umidità: sulla scalinata non c'é neanche la luce, eppure vi abitano diverse persone anziane costrette, la sera, a rientrare a casa al buio con il pericolo di cadere.

«È da anni che in questo stabile girano i topi», rivela una 85enne che abita a fianco all'appartamento fatto sgomberare dal sindaco, «colpa del giardino esterno che non viene mai pulito dal Comune. È proprio da lì che arrivano i topi: l'altro giorno uno enorme è entrato anche in casa mia tanto che ho dovuto chiamare i vigili del fuoco per farlo catturare».

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