Torri e castelli del Parco per attirare più turisti

Celano, un libro del direttore Di Nino raccoglie il patrimonio monumentale Angelosante: opera importante per scoprire i tesori del nostro territorio

CELANO. È stata la ciliegina sulla torta. A servirla ai commensali – studiosi, rappresentanti delle istituzioni, semplici cittadini – invitati dall'Ente parco Sirente-Velino al castello di Celano, è stato il direttore dello stesso Ente, Oremo Di Nino.

La mostra sul Parco, inaugurata di recente al castello, ha fatto conoscere ai visitatori un Eden, di cui finora ignoravano l'esistenza: una natura incontaminata, paesaggi da fiaba, paesini simili a presepi, tesori che gli scavi hanno riportato alla luce. La campagna di promozione del Parco, avviata dal presidente Simone Angelosante, non si è però esaurita con la mostra. Domenica l'iniziativa si è arricchita di un'altra perla. Oremo Di Nino, direttore dell'Ente, ha presentato un libro sul patrimonio monumentale del Parco, dal titolo: "Torri e castelli nel parco Sirente-Velino", edito da Mac.

«Un'opera di fondamentale importanza», ha spiegato Angelosante, «non solo perché permette al lettore di riscoprire i borghi fortificati di cui sono disseminati le valli e i colli del Parco, ma soprattutto perché testimonia di un lavoro di conservazione e di restauro portato avanti negli anni dall'autore. Un lavoro senza il quale, probabilmente, buona parte dei monumenti presentati non avrebbe resistito agli ultimi eventi sismici».

È da oltre 20 anni che Di Nino è impegnato nell'opera di restauro del patrimonio monumentale del Parco, prima come capo dell'ufficio tecnico della Comunità montana Sirentina e successivamente come direttore del Parco. Nel libro, alla cui stesura hanno collaborato l'archeologa Maria Carla Somma e lo scrittore Vasco La Salvia, il materiale raccolto è organizzato in schede. Ogni scheda prevede un inquadramento storico-topografico, una sintetica descrizione del monumento, un apparato fotografico e una raccolta degli elaborati tecnici relativi agli interventi di recupero e restauro effettuati. In appendice l'autore ha aggiunto una scheda sui castelli di Celano e di Gagliano Aterno, che per maestosità e conservazione sono i due castelli più importanti del territorio. I castelli erano strutture fortificate, tipiche del Medioevo. Sorgevano in punti strategici, in posizione elevata o arroccota. Erano in relazione col sistema abitativo e svolgevano una funzione difensiva oltre che di controllo delle vie di comunicazione. L'incastellamento, nato intorno al X secolo, ha il massimo sviluppo sotto i Normanni. Che per difendere il regno dalle mire espansionistiche di altri Stati, in primo luogo quello della Chiesa, potenziano gli apparati difensivi, ristrutturando i vecchi castelli e realizzandone di nuovi. I castelli di Celano e di Gagliano Aterno, fatti costruire dai Berardi, conti dei Marsi, originariamente, avevano una funzione militare. Funzione che nel tempo hanno perso, divenendo dimore gentilizie. Tra le torri, di cui il libro si occupa, non si può non citare quella di Aielli. È cilindrica all'esterno e ottagonale all'interno. Ed è alta 10 metri. Più volte ristrutturata, dal 2002 è diventata sede di un osservatorio astronomico. Il vicesindaco di Ovindoli, Marco Iacutone, ha suggerito corsi di formazione per gli operatori commerciali del Parco, i primi ai quali i turisti si rivolgono per avere informazioni sui luoghi da visitare.

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