Trafilerie Pittini, continua l’occupazione

Celano, gli operai non fanno entrare neanche i dirigenti. Paris (Rsu-Uil): pronte altre iniziative

CELANO. Operai delle trafilerie Pittini ancora fermi davanti ai cancelli. Anche ieri il sit in dei lavoratori non ha permesso l’ingresso in fabbrica a nessuno e si sta cercando di mediare per far sì che almeno i vigilantes, chiamati per controllare l’interno dell’industria di trafileria e zincatura, possano entrare, accompagnati da un drappello di lavoratori per fare il giro di ispezione. «Non abbiamo alcuna intenzione di fare un passo indietro», ha spiegato il rappresentante rsu della Uil Gildo Paris, «Siamo qui e ci rimarremo in attesa del tavolo ministeriale che si terrà a Roma. Non escludiamo l’ipotesi di altre iniziative. Oltre a quella già in atto di bloccare i cancelli della fabbrica, stiamo valutando insieme agli altri colleghi altre forme di protesta». Sull’incontro romano al ministero ancora non si ha l’ufficialità. Per ora, sempre in via ufficiosa, si sa che dovrebbe tenersi nel pomeriggio del 1° ottobre. I sindacati auspicano, come ha recentemente affermato Michele Paliani della Uil, che questo si svolga al dicastero per lo sviluppo Economico, poiché nel caso in cui si dovesse tenere nella sede del dicastero del Lavoro si andrebbe di fatto a discutere solo degli ammortizzatori sociali. All’incontro sono stati invitati anche i Maccaferri, ex proprietari dell’impianto, venduto poi a Pittini, ma che ancora sono i titolari della centrale fotovoltaica, (4mila metri di pannelli), che si trova sopra i tetti delle trafilerie. A rischiare il posto di lavoro sono 86 dipendenti, ma la preoccupazione per i posti di lavoro si estende a tutta la città, e non solo.

Dante Cardamone

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