Trappola sexy su Facebook, "Pagate o pubblico i video hard"

Lecce nei Marsi, due giovani denunciano il ricatto: "O mi date 2mila euro o pubblico i video a luci rosse sul social network"

LECCE NEI MARSI. La richiesta d’amicizia da parte di una sexy ragazza mora, poi qualche conversazione “un po’ spinta” e infine la registrazione di un video che li riprende mentre si masturbano.

L’account di Facebook però era finto e serviva solo come chiave di volta per un tentativo di estorsione. “Vittime” dello squallido raggiro sono alcuni giovani di Lecce nei Marsi, finiti in un gioco erotico che alla fine li ha messi nei guai. «Se non mi fai subito un bonifico di 2mila euro metto il video su tutte le bacheche dei tuoi amici» avrebbe scritto la spudorata “provocatrice virtuale” alle sue “vittime”. Si tratta di giovani che però si sono rifiutati di pagare e che quindi si sono poi ritrovati le immagini per qualche minuto sulle bacheche di di amici e coetanei. Prima che ne chiedessero il blocco da parte di Facebook.

Secondo quanto raccontato ai carabinieri, la vicenda è iniziata da un contatto che un giovane del posto ha avuto con una persona che si è spacciata per una bellissima donna ma della quale, di fatto, non ha mai conosciuto la vera identità. La presunta “focosa” donna gli ha chiesto l’amicizia sul social network. Il giovane leccese, incoraggiato dalla foto del profilo, in cui forme e abiti succinti hanno acceso la sua fantasia, “ci è cascato” e ha fatto click su “conferma amicizia”.

Da qui è iniziato l’incubo. La persona che si è nascosta dietro l’account finto, è riuscita ad accaparrarsi la sua fiducia iniziando un’intensa corrispondenza virtuale. È stata lei per prima a inviare video a sfondo sessuale, a cui ha chiesto di far seguire quelli suoi. È stato così che il ragazzo si è ripreso con la webcam mentre si masturbava e ha condivido il video con la sua “eroina virtuale”. Il tutto naturalmente è avvenuto in una chat privata, visibile solo da lui e dalla presunta donna.

Fatto sta che il malcapitato si è imbattuto in realtà non in una calorosa amante virtuale ma in una persona senza scrupoli che, di lì a poco, ha iniziato a chiedergli soldi, con la minaccia che avrebbe diffuso il video tra i suoi contatti. Un’estorsione vera e propria, che ha procurato ansia e preoccupazione al ragazzo. La stessa esperienza, come accertato dai carabinieri, è stata vissuta anche da altri giovani.

Sono due finora le denunce presentate ai militari della stazione di Gioia, al comando del maresciallo capo Loreto Ferrari. Non si esclude, però, che i giovani rimasti coinvolti nella stessa vicenda, siano più di due. I militari, coordinati dal comandante della compagnia, il capitano Enrico Valeri, sono ora sulle tracce della persona che si è nascosta dietro la falsa identità. Sul caso, mantengono il massimo riserbo.

©RIPRODUZIONE RISERVATA