Traslochi e pedaggi gratis La doppia beffa degli sfollati

Niente rimborsi per chi è rimasto in casa. E i Telepass pagano sempre

L’AQUILA. Niente contributo di 5mila euro, per i traslochi e la custodia dei mobili, per quegli sfollati che non hanno lasciato la loro casa chiedendo l’agibilità parziale. La denuncia arriva da un cittadino, Giuseppe Daniele, che chiama in causa un’interpretazione dell’ordinanza 3797 fornita dal Comune. Sfollati alle prese anche col problema dell’esenzione dai pedaggi (prorogata fino al 30 giugno) per coloro che utilizzano il Telepass, e che ricevono regolarmente le fatture.

I TRASLOCHI. «Secondo il manager del Comune dell’Aquila», scrive Daniele, «non ha diritto al contributo fino a 5mila euro per spese di trasloco e custodia chi ha ottenuto la cosiddetta agibilità parziale, mentre ne conserva il diritto chi ha continuato a usufruire delle sistemazioni negli alberghi, nelle case ad affitto concordato o chi continua a ricevere l’autonoma sistemazione. Molti terremotati hanno chiesto l’agibilità parziale, fidandosi del sindaco che invitava i cittadini a rientrare nelle case quanto prima per riprendere la vita normale. Se l’intenzione era quella di risparmiare 3600-3800 euro sulla pelle del cittadino, a tanto ammontano mediamente le spese di trasloco e custodia per una casa medio-piccola, il sindaco, correttamente, doveva avvisare, oltre a indicarlo in apposita ordinanza, che il rientro parziale e provvisorio avrebbe comportato la perdita dell’autonoma sistemazione, giusto, ma anche il diritto al rimborso delle spese di trasloco.

Non dimentichiamo», argomenta Daniele, «che chi si trova in questa situazione ha già perso il diritto alle agevolazioni abitative di qualsiasi tipo. L’interpretazione del manager è certamente abnorme ed erronea. L’ordinanza non dice nulla sull’agibilità parziale. Neppure il modulo fa distinzione, parlando solo di case B, C o E. Questa strana interpretazione apre la strada a un diffuso contenzioso legale».

I PEDAGGI. Pedaggi gratis, ma non per tutti. Il lettore Massimo De Martinis segnala il problema della mancata esenzione per i possessori del Telepass, oggetto anche di un carteggio con la società Strada dei Parchi. «Perché l’autocertificazione non basta più per ottenere l’esenzione?». Di questo problema si fa portavoce il consigliere regionale del Pd Giuseppe Di Pangrazio. «Come mai la Regione Abruzzo, dal primo febbraio a oggi, non ha provveduto a dare disposizioni specifiche sull’esenzione dal pagamento del pedaggio autostradale per i telepassisti?».

La domanda è rivolta al commissario Gianni Chiodi. «Molti terremotati sfollati in possesso di Telepass, non ancora rientrati nelle proprie abitazioni, o comunque senza sistemazione alternativa nel territorio di residenza, hanno ricevuto regolare fattura di pagamento nella quale risultavano contabilizzati i viaggi da e per L’Aquila. È una cosa inaudita considerare diversamente chi, per comodità, usa il Telepass invece della Viacard. Dalla data del passaggio di consegne da Bertolaso a Chiodi», ricorda Di Pangrazio, «la Regione, per ciò che concerne il pedaggio, ha provveduto solo al rimborso delle Viacard senza dare disposizioni specifiche per i Telepass. In che modo si intende procedere? Possiamo rassicurare le centinaia di persone che si sono viste recapitare la fattura?».

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