Tre capolavori dell'arte abruzzese in mostra a Milano

Nell’esposizione “La bellezza ritrovata” statue, arredi sacri e dipinti restaurati. Si potranno ammirare Madonna con bambino, croce processionale e casula

L’AQUILA. Sarà inaugurata oggi a Milano la mostra “La bellezza ritrovata”. Protagonisti di una delle esposizioni più attese nel panorama artistico italiano anche tre capolavori abruzzesi, restaurati sotto la direzione di Lucia Arbace, già soprintendente dei Beni culturali dell’Abruzzo e ora direttrice del Polo Museale con sede all’Aquila: la Madonna in trono con bambino del XIII secolo proveniente da Castelli (Teramo), la Croce processionale in argento del XVII secolo del Museo d’arte sacra della Marsica e la casula in tessuto operato del XIV secolo ritrovata a Lanciano. L’esposizione rientra nel progetto “Restituzioni: Tesori d’arte restaurati”, un grand tour dei restauri avviato dall’istituto bancario Intesa San Paolo, in collaborazione con musei e soprintendenze d’Italia.

LA MOSTRA. Da oggi al 17 luglio, alle Gallerie d’Italia di Milano, saranno esposte circa 140 opere restaurate grazie a un progetto culturale avviato nel 1989 che vede protagoniste alcune opere di importante valore artistico, selezionate dal territorio. Per 3 mesi, si potranno ammirare circa 140 opere: dipinti, affreschi, mosaici, sculture, manufatti e reperti archeologici. Fra le opere d’arte “restituite” troviamo dei capolavori come il ritratto del Cavaliere di Malta del Caravaggio e il trionfo barocco del Cristo Risorto di Rubens di Palazzo Pitti. Le opere provengono da 12 regioni italiane: dalla Lombardia alla Calabria, dal Piemonte all’Abruzzo, e per la prima volta anche dall’estero: dalla Repubblica Slovacca.

MADONNA. La scultura della Madonna in trono con il Bambino benedicente sulle ginocchia proveniente da Castelli del XIII secolo, capolavoro proveniente da una abbazia benedettina, è raffigurata in posizione frontale seduta su uno scanno. Tiene in grembo il Bambino, che ha braccio destro sollevato e con la mano sinistra regge il globo, indossa un abito amaranto decorato a strisce ocra con perline rosse ed ocra.

CROCE. La croce processionale in lamina d’argento parzialmente dorata, sbalzata e cesellata, del XVII secolo, è pertinente la sezione dell’oreficeria del Museo d’Arte Sacra della Marsica a Celano. Al centro del recto è Gesù Crocifisso, ai piedi della croce è il Calvario con il teschio, simbolo del primo uomo; in alto è l’Eterno benedicente, nelle restanti formelle sono gli Evangelisti con un libro in mano. Al centro del verso è il Redentore benedicente seduto in trono, affiancato da San Giovanni e da un Evangelista, in alto è la Vergine, in basso la figura di un angelo, nella formella inferiore un frate francescano.

CASULA. Il cantiere di restauro della Torre di San Giovanni ha regalato alla cittadinanza frentana, nel mese di gennaio del 2014, il rinvenimento di un antico e preziosissimo paramento liturgico. La casula realizzata in tessuto operato blu e oro, misura 163 centimetri di altezza e 90 di larghezza ed è realizzata con un telo unico piegato e con due lembi cuciti giustapposti (integrati sul retro con elementi ricuciti) e foderati ed è decorata da una fascia sulla quale sono ricamate dodici figure, a formare una croce, incorniciate e intervallate da medaglioni con la lettera S sulla quale sono applicati elementi in velluto di diversi colori.

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