Bus sostitutivi sulle linee Sulmona-L’Aquila e Avezzano-Cassino

Treni, da oggi corse ridotte Tredici i convogli cancellati

SULMONA. Al via oggi la riduzione corse ferroviarie sulle linee Sulmona-L'Aquila e Avezzano-Roccasecca-Cassino. Tredici corse in meno, sostituite da altrettanti pullman. La disposizione resterà in vigore fino a sabato 11 dicembre tra le proteste generali di pendolari, sindacati e politici.

Saranno interessanti dal provvedimento sei treni feriali della linea Sulmona-L'Aquila e sei della Avezzano-Cassino e un collegamento del sabato tra il capoluogo peligno e L'Aquilano. Il servizio di autobus sostitutivi scatterà da oggi per i treni: Sulmona-L'Aquila delle 9.14, delle 11 e delle 17.28; L'Aquila-Sulmona delle 9.35, 11.42 e 18.52; il Sulmona-L'Aquila delle 20.30 del sabato.

Gli autobus effettueranno le fermate nei piazzali antistanti le stazioni, ad eccezione di: Pratola superiore (bivio stazione); Raiano (bivio stazione in prossimità passaggio a livello); Acciano (bivio stazione piazza Municipio); Beffi (bivio stazione San Lorenzo); Fontecchio (bivio stazione); Fagnano Campana (bivio stazione Valle Cupa); San Demetrio dei Vestini (bivio stazione). Per quanto riguarda l'altra linea interessata dal provvedimento, saranno cancellati i treni: Avezzano-Sora delle 8.24 e delle 10.08 e Avezzano-Cassino delle 16.47; Cassino-Avezzano delle 9; Sora-Avezzano delle 12.40 e Cassino-Avezzano delle 17.24.

Gli autobus effettueranno le fermate nei piazzali antistanti le stazioni ad eccezione di Morrea: (bivio stazione strada provinciale); San Vincenzo (uscita superstrada); Roccavivi (strada provinciale); Balsorano (bivio stazione strada provinciale); Ridotti (strada provinciale); Isola Liri (via Arpino); Fontana Liri (corso Trieste 2 stabilimento Militare). Le fermate di Cupone, Pescocanale, Canistro e Civitella Roveto saranno servite da autobus dedicati. 

All'indomani dell'annuncio della decisione di Trenitalia, un coro di condanne si è sollevato sia dal mondo politico che da quello delle organizzazioni sindacali. Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Orsa Macchine vedono nella decisione «un ulteriore colpo inferto ad un territorio già sofferente». Sull'argomento è intervenuto anche il senatore del Pd, Luigi Lusi che ha annunciato un'interrogazione parlamentare per conoscere quali intenzioni il Governo abbia per tutelare il trasporto regionale abruzzese.

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