Tribunale, al via l’iter per il trasferimento

Entro sabato 3 novembre 60 dipendenti devono comunicare in quale altra sede vogliono lavorare

SULMONA. Entro sabato 3 novembre dovranno comunicare al ministero della giustizia, in quale tribunale abruzzese vogliono andare a lavorare. La doccia fredda per i 60 dipendenti del tribunale di Sulmona è arrivata nei giorni scorsi, a conferma dell’interpretazione autentica data dal governo sul decreto legislativo di revisione delle circoscrizioni giudiziarie. E cioè che i 4 tribunali abruzzesi, Vasto, Lanciano Avezzano e Sulmona, saranno soppressi tra 3 anni e non due come gli altri 27 uffici giudiziari minori, ma saranno soppressi. La speranza dei legali sulmonesi ma soprattutto dei dipendenti del palazzo di giustizia era che il Governo sposasse la tesi del senatore Giovanni Legnini, che nel suo emendamento approvato in sede di commissione Giustizia, chiedeva di far slittare la decisione sulla soppressione dei tribunali abruzzesi, per i problemi legati al terremoto, di tre anni. Il Governo, invece, ha concesso l’anno di proroga ma ha già inserito i quattro tribunali nella lista dei 31 soppressi. Ieri, dopo una infuocata assemblea, dipendenti e avvocati hanno deciso di presentare ricorso all’interpello del Ministero. «Ci sono tutte le ragioni perché il ricorso venga accolto», spiega il presidente dell’ordine forense sulmonese, l’avvocato Gabriele Tedeschi, «visto che l’interpello è stato assunto in violazione di precedenti accordi».

Claudio Lattanzio

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