Trovato morto in centro, ipotesi omicidio 

Un 52enne sardo residente a Tempera lasciato a terra dopo una colluttazione. La rapina finita male è una delle piste

L'AQUILA. Una coperta gialla a terra. Tutto intorno il buio. Tra i cantieri della ricostruzione post-terremoto e le torce degli investigatori a caccia di elementi utili per risolvere quello che, al momento, appare come un vero e proprio giallo. Una rapina finita male, avvenuta dentro le mura del centro storico, in via Fortebraccio, potrebbe aver provocato la morte di Teodoro Ullasci, 52enne nato a Torino, ma originario della Sardegna, residente in un’abitazione del Progetto Case di Tempera.
un corpo in strada
La tragica scoperta è avvenuta nel tardo pomeriggio di ieri. È stato trovato in strada, in via Fortebraccio, a due passi da Porta Bazzano e dal terminal bus di Collemaggio, non lontano dalla basilica di San Bernardino e da piazza Duomo. In un primo momento è scattata la segnalazione al 118, che ha inviato un equipaggio nel luogo indicato da chi ne ha segnalato la presenza. Nonostante i tentativi di rianimazione praticati dal personale sanitario, alla fine il medico ha constatato il decesso. A terra, poco distante, è rimasta una piccola macchia sulla quale sono stati avviati accertamenti. Dalle prime informazioni raccolte dalla Squadra Mobile dell’Aquila, che sta indagando sul caso, si procede per omicidio.
le testimonianze
Alcuni testimoni hanno riferito agli inquirenti che l’uomo, poco prima del tragico ritrovamento, sarebbe stato aggredito da più persone in strada, che poi si sarebbero date alla fuga per i vicoli, con una serie di calci. In particolare, ad assistere alla violenta colluttazione sarebbero state due donne. Avrebbero riferito di colpi inferti alla vittima anche quando si trovava a terra. Al momento tutto farebbe pensare a un’aggressione legata a una rapina. L’uomo, conosciuto con il soprannome di “Muschittu”, che lui stesso aveva deciso di riportare su uno dei suoi profili Facebook, non aveva con sé né il portafogli con i documenti né il telefonino cellulare al momento dell’aggressione. Tutti elementi, questi, che spingono gli inquirenti a pensare che possa essere stato rapinato.
pm e questore sul posto
Sul luogo della tragedia sono intervenuti il pubblico ministero di turno, Guido Cocco e il questore dell’Aquila, Enrico De Simone, i quali hanno effettuato un sopralluogo. La polizia ha provveduto a raccogliere le prime testimonianze, comprese quelle secondo le quali, poco prima della morte, l’uomo sarebbe stato avvistato mentre passeggiava in zona con altre due persone. Un’altra ipotesi è quella secondo la quale la discussione potrebbe essere iniziata dalle parti di piazza Palazzo per poi terminare a Porta Bazzano. La prima ricognizione cadaverica, effettuata dal medico legale, Giuseppe Calvisi, avrebbe fatto emergere alcune lesioni e una ferita sulla testa.
le ipotesi
L’uomo, infatti, di corporatura piuttosto robusta e con la barba incolta, vestito con una tuta nera dagli inserti rosso scuro, potrebbe essere stato colpito con un sampietrino oppure potrebbe essersi ferito nella caduta dopo l’aggressione.
Tutte le ipotesi sono al vaglio degli inquirenti che stanno acquisendo le immagini delle telecamere di videosorveglianza collegate nella zona per cercare indizi utili e per ricostruire tutti i tasselli di una vicenda che appare dai contorni non ben delineati.
Sarebbe stata esclusa fin dalle prime battute, tuttavia, l’ipotesi dell’accoltellamento, anche perché, nelle immediate vicinanze, non sarebbe stata trovata nessuna arma.
la verità dall’autopsia
Su disposizione della Procura, una volta terminati gli accertamenti, la salma è stata trasferita, nella tarda serata di ieri, nell’obitorio dell’ospedale regionale San Salvatore dell’Aquila, dove rimarrà a disposizione dell’autorità giudiziaria fino all’autopsia, che il sostituto procuratore della Repubblica Cocco disporrà, una volta conferito l’incarico, con ogni probabilità, nella giornata di lunedì. Al momento è stato aperto un fascicolo per omicidio, a carico di ignoti.
le reazioni social
Il tema sicurezza in città irrompe nel dibattito che i commentatori dei social network hanno alimentato con decine di messaggi pieni di preoccupazioni e paure.