Tutti in fila per Cialente: imprenditori all’assalto

Il sindaco incontra una cordata con l’ex arbitro De Santis nei guai per Calciopoli E all’ora di cena spunta Ravi Shankar, l’uomo del progetto di Accord Phoenix

L’AQUILA. Da Massimo De Santis a Ravi Shankar, passando per gli sfollati alle prese con i mille problemi della ricostruzione, in primis le bollette della discordia.

Il Comune dell’Aquila è sotto assedio, sì, ma non soltanto da parte dei cittadini che contestano le modalità con cui sono stati effettuati i conteggi delle utenze degli alloggi antisismici realizzati nel post-terremoto. Fuori dalla porta dell’ufficio di Cialente si fa sempre più folta la fila da parte degli imprenditori che chiedono udienza. La conferma arriva dallo stesso sindaco Massimo Cialente, il quale, in una giornata campale come quella di giovedì – con un consiglio comunale durato dodici ore e caratterizzato da una sospensione a causa della protesta dei cittadini in relazione alle problematiche di Progetto Case e Map – ha infilato, tra un impegno e l’altro, due incontri «di lavoro».

Il primo è andato in scena a consiglio comunale in corso. A varcare la soglia dell’ex palestra della scuola media Mazzini è stata una delegazione capeggiata dall’ex arbitro internazionale Massimo De Santis, dirigente dell’Aquila calcio coinvolto nella vicenda Calciopoli (il 24 marzo 2015 la Cassazione ha confermato definitivamente la condanna, con pena sospesa, per lui che aveva rinunciato alla prescrizione). L’incontro, al quale hanno preso parte anche un paio di imprenditori aquilani, si è tenuto all’interno della sala riservata alle riunioni di maggioranza. Si è trattato di un vertice che si è tenuto in due tempi, e con un ex arbitro non poteva essere altrimenti. Infatti, il gruppo di lavoro è stato interrotto dall’arrivo di una dipendente che ha avvisato il sindaco di rientrare in aula dove doveva prendere la parola. All’uscita, solo poche parole dai diretti interessati sul progetto illustrato. Cialente ha tagliato corto dicendo che «ci sono molti imprenditori che vogliono investire da noi e che vogliamo collocare ma abbiamo un problema di spazi». De Santis, invece, ha detto, lasciando l’aula comunale, che «si è parlato di calcio, nell’ambito di un progetto ancora in fase di sviluppo». Gli imprenditori hanno lasciato una cartellina al sindaco.

A fine giornata, invece, l’incontro con un altro gruppo, quello capitanato da Ravi Shankar (solo omonimo del musicista e compositore), l’imprenditore anglo-indiano che vuole investire nel progetto Accord Phoenix nel sito ex Italtel. Accompagnato da Francesco Baldarelli, socio e consigliere di amministrazione, era atteso alcuni giorni fa per l’incontro in prefettura nel corso del quale si è fatto il punto, col sostanziale via libera di Invitalia, sull’operazione che mira a insediare uno stabilimento che si occuperà di riciclo di materiali plastici ed elettronici attraverso l’impiego di manodopera proveniente, in massima parte, dagli ex lavoratori del polo elettronico aquilano. Tra un sorriso e una stretta di mano, i soci hanno confermato che il progetto «si farà, siamo qui per definire alcuni dettagli e aspettiamo soltanto di aprire». Avanti un altro.

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