Uffici giudiziari «decapitati» tra un mese il pm Rossini lascia

Ancora da nominare il responsabile della Corte d’appello dopo la partenza di Canzio per Milano Manca il primo dirigente del tribunale mentre si attende il ritorno del presidente Novelli

L’AQUILA. Tra poco più di un mese il procuratore capo presso il tribunale, Alfredo Rossini lascerà l’incarico per fine mandato visto che quel ruolo apicale può essere ricoperto solo per otto anni e Rossini prese servizio, per l’appunto, nell’estate del 2004. Ci vorrà del tempo prima che possa essere sostituito visto che ci sarà un concorso nazionale da espletare con almeno una trentina di domande e altre ancora ne arriveranno al Consiglio superiore della magistratura. Finora non sembra che ci siano magistrati aquilani interessati a quell’incarico. Ne consegue che a meno di proroghe o altri colpi di scena il ruolo di procuratore distrettuale resterà vacante per dei mesi in attesa di un nuovo responsabile dell’ufficio. Il tutto a fronte di carichi di lavoro considerevoli per via di tutti quei fascicoli che sono stati aperti in seguito al terremoto.

Gli uffici giudiziari aquilani, di fatto, almeno fino all’autunno, resteranno «decapitati» in quanto il presidente del tribunale, Giovanni Novelli, assente da mesi per giustificatissimi motivi, almeno per adesso non torna. Inoltre va ricordato che se ci sono problemi organizzativi al tribunale non è solo per i carichi di lavoro considerevoli, sia in civile che in penale, dove gli operatori di entrambi i settori lavorano incessantemente, ma anche per il fatto che ancora non è stato nominato un dirigente. Si tratta di un ruolo decisivo per una migliore organizzazione degli uffici e cancellerie.

Ancora da assegnare l’incarico di presidente di corte di appello. Infatti sono diversi mesi che l’ex presidente, Giovanni Canzio si è trasferito alla corte di appello di Milano. Sta di fatto che al momento è vacante l’incarico più importante della magistratura abruzzese. Al momento il ruolo di facente funzioni è retto egregiamente dal giudice Augusto Pace il quale, tra le altre cose, ha anche redatto e letto nello scorso gennaio la relazione sullo stato della giustizia in Abruzzo.

Ma se si spera che entro l’anno queste caselle vuote (procura e Corte di appello) potranno essere riempite resta il problema degli spazi non adeguati soprattutto negli uffici giudiziari di Bazzano che da ex caserma della Finanza sono stati trasformati alla meno peggio in un tribunale con aule sistemate in manufatti realizzati di recente.

Anche nella nuova Corte di appello, se la situazione è migliore, non è comunque ottimale sotto il profilo degli spazi: ci sono stanze piccole occupate anche da tre persone e in alcune di queste in estate si soffre la calura in quanto molto esposte al sole.

Si spera che entro sei mesi si possa tornare al vecchio tribunale di via XX Settembre come promesso a più riprese.©RIPRODUZIONE RISERVATA