Un calcio all’indifferenza col torneo multietnico

Centinaia di partecipanti all’iniziativa a metà tra sport e inclusione sociale In campo anche squadre di profughi e richiedenti asilo: «Grazie L’Aquila»

L’AQUILA. Il giocatore più giovane è nato nel 2002 e si chiama Tairi Arlint. Con la timidezza (che però in campo si è trasformata in grinta) tipica dell’adolescenza si è avvicinato a ritirare il suo premio tra gli applausi dei compagni di squadra e degli altri calciatori dell’Albania, del Kossovo, della Macedonia, della Romania e di tanti altri Paesi che domenica hanno inondato a centinaia l’Area sport di Monticchio per il torneo di calcetto multietnico “Uefa champions Shqip 2016”.

È la quarta edizione di un’iniziativa nata per integrare attraverso lo sport le tante etnie che all’Aquila hanno famiglie in qualche caso anche da diverse generazioni, che lavorano, mandano i figli a scuola, partecipano alla vita sociale. Una festa ideata a promossa dall’Acm, l’Associazione culturale macedone che si occupa anche di fornire servizi a chi viene dall’estero e deve adattarsi a una nuova vita. Si sono sfidate 24 squadre composte anche da ragazzi aquilani. Hanno partecipato quattro squadre di richiedenti asilo e profughi ospitati nelle strutture aquilane. Una presenza importante, quest’ultima, «per dare un messaggio d’integrazione che non deve riguardare soltanto italiani e comunità già radicate nel territorio», ha spiegato il consigliere straniero Gamal Bouchaib, «ma anche gli ultimi arrivati, coloro che tra tante sofferenze sono sbarcati sulle coste italiane e devono ricominciare daccapo»

«Abbiamo intitolato l’iniziativa “Dai un calcio all’indifferenza nei confronti dell’altro e un fai un passo verso l’integrazione” perché crediamo che sia importante rinforzare il dialogo e favorire la conoscenza diretta dei richiedenti asilo e dei profughi, esaltare il valore della differenza», ha commentato il presidente dell’Acm Abdula Salihi, «senza mai dimenticare la nostra riconoscenza per L’Aquila, che ci ha accolti». Premiate le tre squadre vincitrici (Albania, Gradez e Internazionale) dall’assessore Emanuela Iorio e Mariana Muntea, presidente dell’associazione romena “Speranza”.

Marianna Gianforte

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