Un ictus al conducente la causa dell’incidente con tre morti sull’A/25

Vittime dello schianto del 12 agosto due operai e un’anziana Nuovi sopralluoghi per ricostruire la dinamica dell’impatto

AVEZZANO. Una emorragia cerebrale provocata da un ictus avrebbe causato prima una perdita di conoscenza al conducente dell’auto e poi l’invasione della corsia di emergenza, proprio nel punto dove era fermo da alcuni secondi il mezzo della società Strada dei parchi.

Ci sarebbe questo dietro la strage del 12 agosto che ha portato alla morte di tre persone, tra cui due operai della società autostradale. In queste due settimane di indagini, coordinate dal sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Guido Cocco, si è cercato di fare chiarezza sull’accaduto, in attesa dei risultati degli esami sui corpi delle vittime. Gli agenti della polizia stradale dell’Aquila e di Avezzano, coordinati dal vice questore Felice Donati, sono tornati sul luogo dell’incidente anche nei giorni successivi per gli ultimi rilievi.

L’ipotesi che si è fatta strada in questa prima fase di indagini confermerebbe che a procurare la tragedia sia stato un malore, in particolare un ictus, che avrebbe colpito il conducente prima del tremendo impatto. E solo così si spiegherebbe il fatto che sull’asfalto non siano state trovate tracce di frenata nonostante il rettilineo. La Procura ha nominato il medico legale, Cristian D’Ovidio, che ha eseguito l’esame sui corpi dei due dipendenti della società Strada dei Parchi, Aurelio Olarini, 59 anni, di Avezzano e Lucio Battaglia (50) di San Benedetto dei Marsi, morti a causa dell’impatto provocato dalla Toyota, condotta da Leonardo Cera (79). Battaglia è morto al pronto soccorso di Avezzano, dopo qualche ora dall’incidente, mentre Aurelio Olarini, è deceduto durante il pomeriggio nel reparto di rianimazione. La macchina è andata a sbattere contro il camion che era fermo sulla corsia di emergenza. Nel tragico incidente ha perso la vita anche la moglie dell’anziano, Domenica Martini (77), residente a Roma, che viaggiava a fianco del marito. Il magistrato avezzanese ha nominato anche un tecnico, Cristiano Ruggeri, che dovrà ricostruire tutta la dinamica dell’incidente. Due avvisi di garanzia per omicidio colposo sono stati inviati al conducente dell’auto e all’autista del camion, Raffaele Spadaro (65), di Venere di Pescina che prima dell’impatto si trovava alla guida. Successivamente era sceso insieme agli altri due colleghi.

I due provvedimenti del magistrato sono atti dovuti per permettere al magistrato di svolgere le indagini per accertare la verità sul tragico incidente. L’operaio ancora convalescente è stato dimesso dall’ospedale di Avezzano, dove era ricoverato fino a qualche giorno fa. Sarà necessario acquisire tutti gli atti e le relazioni tecniche eseguite dai periti per ricostruire la dinamica, ma determinanti saranno le relazioni medico-legali che potranno far luce sulla posizione degli operai. Il camion è stato infatti spostato dall’impatto, andando contro gli operai che erano scesi per eseguire degli interventi di routine lungo quel tratto di autostrada.

Determinante la testimonianza di Santoro, l’unico operaio sopravvissuto all’incidente, che ha raccontato di non aver neanche sentito la macchina arrivare e di non essersi reso conto dello schianto. Quando ha preso coscienza dell’accaduto era già a terra.

Pietro Guida

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