classi divise a scuola

Un imprenditore straniero: «A Pratola non c’è razzismo»

PRATOLA PELIGNA. Non è la sua terra d'origine, ma per Luan Hallulli, 37 enne imprenditore, Pratola Peligna rimane la sua seconda casa. «Un paese ospitale e di grande umanità», ha detto l'uomo che a...

PRATOLA PELIGNA. Non è la sua terra d'origine, ma per Luan Hallulli, 37 enne imprenditore, Pratola Peligna rimane la sua seconda casa. «Un paese ospitale e di grande umanità», ha detto l'uomo che a 14 anni ha lasciato l'Albania per stabilirsi e lavorare in Italia, «da anni viviamo a Pratola e in Valle Peligna senza problemi di discriminazione. Quello che è successo a scuola», afferma Hallulli in riferimento alla realizzazione di due classi divise per nazionalità, «è un episodio che come comunità di immigrati non avevamo neanche notato. Un fatto che non scalfisce gli anni di amicizia, attenzioni e vicinanza ai problemi degli emigrati espresse dai pratolani. Nel tempo», continua anche a nome dell'associazione italo albanese di cui Hallulli è presidente, «abbiamo apprezzato e ringraziamo il lavoro fatto dal sindaco Antonio De Crescentiis, sempre disponibile, dalla presidenza della scuola e da tutte le persone. Attenzioni che sono state alla base per arrivare ad organizzare, proprio nel centro peligno, la riuscita festa per i 101 anni di indipendenza dell'Albania e le visite sempre molto calorose del nostro console Neritan Ceka. Per questo siamo sicuri che il futuro non mancherà di far nascere nuovi legami di amicizia». (f.c.)

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