Un malore stronca Fosca dopo la festa di compleanno

Lutto a Trasacco per la scomparsa dello storico sindaco e medico del paese Si è spento in casa dopo una conviviale in famiglia, funerali oggi a San Cesidio

TRASACCO. Muore d’infarto dopo aver festeggiato il suo compleanno. Se n’è andato nella notte tra domenica e ieri Gino Fosca, medico di base e storico sindaco di Trasacco. Aveva trascorso la serata in casa con la moglie Anna, i figli Oreste e Gabriele, e aveva spento con il sorriso le sue 67 candeline. Tutto era andato benissimo e l’ex sindaco era al settimo cielo. Nella notte, però, poco dopo le 3, è stato colto da un malore. Immediatamente i familiari hanno allertato il 118, che è arrivato nella sua abitazione di via Monte Carbonaro, nella zona antica di Trasacco detta Castelluccio, nel giro di pochi minuti. Il medico e il personale sanitario hanno capito subito che si trattava di un infarto, hanno cercato di rianimarlo anche tramite il defibrillatore ma non c’è stato nulla da fare. Fosca si è spento nella sua abitazione, nel cuore della sua Trasacco che tanto amava.

All’alba la notizia si è diffusa in paese e subito dopo è iniziato il viavai ininterrotto di familiari, amici e pazienti. Fosca, infatti, non era solo l’ex sindaco ma anche il medico di base al quale tutti si rivolgevano. Quando si laureò, negli anni ’70, divenne un esempio nel suo rione, dove c’erano perlopiù famiglie di contadini che lavoravano nel Fucino. Aprì subito uno studio e nel giro di pochi anni arrivò ad assistere qualcosa come 1.700 pazienti. Negli anni ’80, poi, decise di scendere in politica candidandosi con il Pci a sindaco di Trasacco. Dal 1986 fece tre mandati come primo cittadino e poi passò il testimone a Mario Quaglieri, attuale sindaco, rimanendo però sempre in consiglio comunale. La sua passione per la politica lo portò anche fuori dai confini comunali. Nel 2010 divenne consigliere provinciale dell’amministrazione di centrodestra guidata da Antonio Del Corvo e nel 2014 tentò la scalata alla regionali candidandosi con Abruzzo Futuro per Gianni Chiodi presidente, ma non venne eletto per una manciata di voti. Anche alle Provinciali del 2015 si rimise in gioco con Del Corvo, ma non riuscì a entrare nell’opposizione. Ieri Trasacco era avvolta da una cappa di tristezza. Fosca era un uomo buono, per tutti punto di riferimento, disponibile a visitare i pazienti anche la notte di Natale, se necessario, e pronto a dispensare consigli a chiunque. Amico degli alpini e membro della confraternita della Madonna di Candelecchia non aveva mai abbandonato il suo paese per il quale nutriva un grande amore. Oggi alle 15, nella basilica di San Cesidio, verranno celebrati i funerali.

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