Una città cardio-protetta con dodici defibrillatori

Primato in Abruzzo per la lotta agli infarti, sono stati scelti i luoghi più frequentati I prossimi apparecchi del Comune verranno collocati in quattro frazioni

AVEZZANO. Una città cardio-protetta con sei postazioni già attive nei punti nevralgici e nei luoghi di aggregazione e con altrettante che saranno messe in funzione entro l'anno.

Avezzano, la prima città in Abruzzo per quanto riguarda la lotta contro la morte per arresto cardiaco, oggi può essere definita una città più sicura. I defibrillatori sono stati installati fino a oggi in piazza della Repubblica, negli uffici comunali, in piazzale Kennedy all'interno della biglietteria Arpa, vicino alla stazione ferroviaria e al terminal dei bus, al santuario della Madonna di Pietraquaria, in via Cavalieri di Vittorio Veneto al Teatro dei Marsi, in via Don Minzoni al comando della Polizia locale e sulla Tiburtina nella zona est della città, nei locali dell'Ipercoop.

Anche il centro commerciale I Marsi, infatti, ha voluto partecipare al piano di copertura del territorio predisponendo un defibrillatore all'interno dell'area commerciale. Sono previste installazioni di altri defibrillatori nelle frazioni di Avezzano.

«Questa amministrazione», ha spiegato il sindaco Gianni Di Pangrazio, «ha avviato subito le procedure per portare a termine il piano di copertura e per far fronte ai casi di morte per arresto cardiaco extra ospedaliero». Una patologia che colpisce una persona ogni 19 minuti e lascia pochissime chance di sopravvivenza: meno del 2 per cento con i soccorsi tradizionali. In Italia le vittime per arresto cardiaco sono circa 57mila ogni anno, il 10 per cento del totale. Tutto è cominciato con il progetto intitolato “Chi salva una vita salva il mondo intero” avviato a dicembre con lo stanziamento per i primi cinque defibrillatori semiautomatici. Oggi la sicurezza in città è una realtà consolidata. Ora però altri apparecchi saranno installati ad Antrosano, Cese, Paterno e San Pelino e successivamente in altre zone della città. Un piano di sicurezza serio, però, deve mettere in conto anche la formazione dei cittadini. Per utilizzare i defibrillatori servono infatti persone che abbiano un minimo di dimestichezza con tali apparecchiature. Per tale motivo sono stati avviati dei corsi di formazione che hanno il compito di educare il più alto numero di persone possibili. Il cardiologo Stefano Guarracini (promotore del progetto) ha già tenuto corsi rivolti agli agenti della Polizia locale di Avezzano, ai componenti di diverse associazioni di volontariato che hanno conseguito il patentino e nelle strutture sportive.

L'ultima dimostrazione sull'uso dei defibrillatori si è tenuta sabato scorso alla palestra Metrò e alla piscina Pinguino di Avezzano ma ne seguiranno altre.

«Per aumentare il numero dei possibili soccorritori e diffondere la cultura dell’emergenza tra i cittadini», ha spiegato Guarracini, «abbiamo avviato corsi per le associazioni di categoria, per i commercianti e per tutte le forze dell'ordine. L’uso dell’apparecchio è indispensabile, non solo per il soccorso, ma anche per ridurre i rischi di danni cerebrali irreversibili che possono verificarsi dopo pochi minuti dall’arresto cardiaco».

Pietro Guida

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