Una clinica senza futuro

Santa Maria, chiesto il commissariamento al prefetto

AVEZZANO. Lavorano per un'azienda fallita e non hanno prospettive per il futuro. Sono i dipendenti della clinica Santa Maria di Avezzano, del gruppo Villa Pini, che non ha più convenzioni con la Asl. Loro, però, continuano a lavorare percependo solo una residua cassa integrazione. La questione sarà affrontata il 10 giugno in un consiglio comunale straordinario.

A luglio le convenzioni saranno revocate definitivamente e per la clinica avezzanese - che fino a qualche mese fa era un punto di riferimento, nella Marsica, per il settore delle nascite - non ci sono più certezze.  Ma i problemi per i dipendenti della clinica non sono finiti. Infatti, a differenza della Sanatrix che si trova nella stessa situazione, alla Santa Maria la cassa integrazione è a rotazione, e alcune settimane di lavoro non vengono retribuite.  «I pagamenti», spiegano i lavoratori, «arrivano sistematicamente in ritardo, perché dalla sede principale, fallita, i moduli non vengono trasmessi in tempo». 

La cassa integrazione, arrivata alla seconda proroga, scade il 15 agosto e probabilmente verrà rinnovata fino a dicembre, ma non ci sono prospettive.  Sembra in fase di stallo anche l'iniziativa spontanea dei dipendenti che avevano costituito una cooperativa per la gestione dell'attività sanitaria. Un progetto per ora mai andato in porto poiché manca l'ok della proprietà.

I lavoratori stanno riscontrando difficoltà anche per quanto riguarda il pagamento delle imposte. Manca la documentazione che deve fornire la proprietà.  Il pagamento dovrebbe quindi avvenire direttamente all'ufficio delle entrate. «Chiediamo che venga dichiarato il fallimento anche alla Santa Maria», sottolineano i lavoratori, «oppure che la proprietà metta a posto i conti per poter ottenere di nuovo le convenzioni e riprendere la fiorente attività sanitaria del passato».

Un'altra ipotesi non disdegnata dai lavoratori è quella del commissariamento da parte del prefetto. Il territorio marsicano, con la chiusura della clinica, perderebbe altri 29 posti letto oltre a quelli già sospesi nei mesi scorsi. All'inizio erano 50.  La clinica è stata fino allo scorso anno un punto di riferimento per la sanità del territorio, contava su una media di 580 parti all'anno, mille interventi e ben quattromila esami endoscopici.  Il sindaco di Avezzano Antonio Floris aveva annunciato nelle scorse settimane la convocazione del consiglio comunale, che é stato fissato per il 10 maggio. In quella sede si tenterà di trovare una soluzione alle problematiche dei lavoratori.

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