Universiadi, la candidatura salta

L'Aquila rinuncia all'edizione del 2017 e si propone per il 2019

L'AQUILA. Niente Universiadi all'Aquila, almeno per il 2017. Slitta di 2 anni il sogno di ospitare la più importante manifestazione polisportiva dopo le Olimpiadi. Sentito il governo, comitato organizzatore e Centro universitario sportivo sembrano orientati a ripresentare la candidatura per l'edizione del 2019, ma ci sarà da fare i conti con Bologna.

Un cambio di target che sembra essere motivato da due fattori. «In primo luogo», spiega Francesco Bizzari, presidente del Cus L'Aquila, «le risorse a disposizione a livello locale e a livello nazionale sono ridotte in questa fase». Si pensi che un evento di questo tipo necessita di una copertura finanziaria di almeno 20 milioni di euro, senza contare poi gli investimenti infrastrutturali. «Si è scelto, poi, di prendere altri due anni di tempo», aggiunge Bizzarri, «per presentare ai partecipanti, provenienti da oltre 170 nazioni di tutti e cinque i continenti, una città già avanti nella fase della ricostruzione post-sisma».

Indicazioni che sono emerse nel corso di un incontro a cui hanno preso parte, tra gli altri, il sottosegretario Gianni Letta, il presidente del Cusi, Leonardo Coiana e il presidente del Coni, Gianni Petrucci.

Discorso chiuso, dunque, per le Universiadi estive del 2017, adesso scatta una nuova tempistica. Entro i primi mesi del 2012, il Cusi sceglierà la candidatura italiana. La situazione qui si complica, in quanto insieme all'Aquila c'è in ballo la proposta della città delle Due Torri. Bologna ha alle spalle una realtà accademica ben consolidata e può - con qualche investimento mirato - contare su strutture logistiche in grado di ospitare i 20mila partecipanti tra atleti, dirigenti e familiari. Il problema degli alloggi, infatti, non è certo di poco conto per una manifestazione che, allo stato attuale, avrebbe bisogno della disponibilità di delle strutture ricettive di tutta la Regione. Resta ancora da assegnare l'edizione estiva del 2017, così come quella invernale, per cui sembra interessata la città di Trento. Solitamente, il movimento internazionale tiene bene in considerazione le candidature italiane.

© RIPRODUZIONE RISERVATA