Università, diminuiscono gli iscritti

L'Ateneo in caduta libera nella graduatoria redatta dal Sole 24 Ore

L'AQUILA. Che il terremoto non sarebbe finito il 6 aprile 2009 era chiaro. Ma forse nessuno poteva immaginare quanto le ripercussioni sarebbero state gravi. A due anni da quella data lo ricorda il Sole 24 ore. Il quotidiano economico, con la sua consueta classifica degli atenei decreta un'altra vittima del sisma: l'Università aquilana, che in appena due anni è passata nelle graduatorie degli atenei statali italiani (circa 60 in totale) dal decimo (2009) al 47esimo posto (2011). Una caduta libera determinata da diversi fattori, primo tra tutti la mancanza di fondi.

Così l'Università del capoluogo non è in testa tra quelle abruzzesi, preceduta di 10 posizioni dall'Ateneo di Chieti-Pescara, ma ritenuta ancora migliore di quella di Teramo (53esimo posto). Il risultato è frutto di 10 indicatori, divisi in tre grandi capitoli: la fama degli atenei, in grado di attrarre studenti di alto livello anche da lontano, la loro organizzazione, che permette di evitare dispersione, parcheggi di studenti inattivi e porta il numero maggiore possibile di iscritti alla laurea nei tempi previsti, e l'impegno nella ricerca, che distingue un'università vera da un «diplomificio».

Il quadro che ne emerge è di un'università con iscritti fantasma che di fatto non seguono le lezioni, non sostengono esami e magari non si iscrivono neanche al secondo anno; ma penalizzano l'ateneo nel rapporto numerico alunni-prof e lo rendono sulla carta poco produttivo, con un numero di laureati e di crediti attribuiti inferiore alla media. Si tratta forse di quegli studenti che sono stati attratti dalla possibilità di iscriversi a costo zero (dal terremoto sono state abolite le tasse universitarie), senza un effettivo interesse.

A penalizzare la realtà aquilana è anche la carenza di fondi. L'Ateneo del capoluogo, infatti, risulta al 49esimo posto come disponibilità di fondi per la ricerca e al 40esimo per quota di fondi derivanti da enti esterni.

Pochi risultano anche i talenti che scelgono l'università aquilana per studiare: solo il 5,8% degli iscritti alle facoltà hanno un voto di maturità di 100/100. Molti, al contrario, gli immatricolati da fuori regione e gli stranieri (quasi il 52%) che fanno posizionare l'ateneo al secondo posto per'attrattività. E' però aumentata anche la dispersione: più del 34% degli immatricolati non si iscrivono al secondo anno. Molti gli inattivi, gli iscritti che nel 2010-11 non hanno ottenuto crediti (quasi il 30% del totale); mentre solo poco più del 17% degli studenti si laurea in tempo. Secondo il Sole 24 Ore, inoltre, l'università aquilana è la 15esima in Italia per affollamento (rapporto studenti-docenti).

Buono invece il dato sull'occupazione: più del 73% dei laureati trova lavoro a tre anni dal titolo. L'ateneo, infine, si piazza al 18esimo posto nella ricerca.

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