Università, niente tasse per altri tre anni

Immatricolazioni al via col bonus del ministro Gelmini. Di Orio: così ci siamo salvati

L'AQUILA. Gli studenti dell'università continueranno a non pagare le tasse nei prossimi 3 anni. A pochi giorni dalla partenza delle immatricolazioni (1 agosto) dal ministro Mariastella Gelmini arriva la notizia che rincuora il rettore.

È stato confermato per un ulteriore triennio l'accordo di programma firmato subito dopo il sisma del 6 aprile 2009, che prevedeva l'esonero totale dal pagamento delle tasse universitarie, con lo stanziamento, da parte del ministero, di 14 milioni di euro all'anno per compensare i mancati introiti.

«Un fatto importantissimo», commenta soddisfatto il rettore Ferdinando di Orio, «che tranquillizza i nostri studenti: il provvedimento riguarda sia le nuove immatricolazioni sia le iscrizioni agli anni successivi al primo. Questo secondo accordo di programma, più volte sollecitato, completa l'opera di sostegno all'università aquilana, avviata nel 2009. Non dimentichiamo che solo grazie all'esonero dal pagamento delle contribuzioni siamo riusciti a raggiungere, dopo il terremoto, la cifra di 24mila iscritti. E questo in barba a chi voleva portare la nostra università in altre sedi, a Chieti, sulla costa, a Carsoli. Abbiamo scelto di rimanere qui, di difendere la nostra identità, rischiando. Ma la risposta degli studenti è stata confortante, nonostante i tanti problemi nei quali continuano a dibattersi ogni giorno».

«È chiaro», sottolinea il rettore, «che l'emergenza non è finita. Siamo stati, in questi mesi, appesi a un filo: fare lo studente all'Aquila è un'esperienza molto difficile. Ci sono ancora 8000 pendolari, pochissimi posti letto e quei pochi che si trovano hanno prezzi altissimi. I servizi sono insufficienti, mancano luoghi di ritrovo. Se non fosse arrivato l'esonero dalle tasse, il numero delle iscrizioni sarebbe precipitato. Ma oggi possiamo dire a gran voce che l'università è viva e ancora capace di svolgere il proprio ruolo».

Nell'intesa rinnovata con il ministro Gelmini trovano posto, come nel 2009, anche l'assegnazione di un contributo per i canoni di locazione delle sedi didattiche e amministrative provvisorie e il consolidamento del Fondo per il finanziamento ordinario. A ciò si unisce, grazie al reperimento di notevoli risorse, il pareggio di bilancio dell'ateneo, che, secondo di Orio, sarà raggiunto il prossimo anno. Il rettore vuole lasciare al suo successore un ateneo solido e virtuoso: «Stiamo andando verso la strada della tranquillità e della positività. Siamo una comunità universitaria fatta di docenti, personale amministrativo e studenti: se manteniamo forte questa comunità assicuriamo stabilità all'ateneo, ma anche alla città, le cui sorti sono legate in maniera indissolubile». Certo, c'è ancora da risolvere il problema logistico: «I lavori alle sedi danneggiate dal sisma», aggiunge il rettore, «sono in ritardo. Ma la tragedia è stata talmente vasta che non si possono indicare responsabili. Stiamo completando gli interventi a Roio, alla facoltà di Ingegneria, e si lavora anche a Coppito e a Palazzo Camponeschi. Finalmente è ripartito il cantiere della nuova facoltà di Lettere, nell'ex ospedale San Salvatore: si sono avvicendate tre ditte, adesso speriamo di chiudere entro la fine del 2012. Continuiamo a pagare affitti molto alti negli stabili provvisori, così come i nostri studenti fuori sede devono combattere con prezzi esorbitanti per un posto letto».

Il rettore di Orio ci tiene, infine, a fare dei ringraziamenti: «L'obiettivo dell'esonero dalle tasse è stato raggiunto grazie all'interessamento del sottosegretario Letta, del presidente della Repubblica Napolitano e dei presidenti di Camera e Senato, Fini e Schifani. A livello locale posso fare solo due nomi: il prefetto Giovanna Maria Rita Iurato e il presidente della Provincia Antonio Del Corvo».

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