sanità e tecnologia

Uno "scheletro tecnologico" per curare gli anziani

Le nuove frontiere della medicina presentate all’Aquila in un meeting formativo all’ospedale San Salvatore

L’AQUILA. Uno scheletro super tecnologico, indossato dall’anziano, riequilibra la postura logorata dalle malattie senili tramite impulsi nervosi. Stimoli cerebrali che dal sistema periferico raggiungono quello nervoso centrale per essere rielaborati ai fini della ricostruzione dell’immagine motoria a livello di cervelletto. Non è fantamedicina bensì uno degli ultimi ritrovati, presentato ieri all’Aquila, durante un meeting formativo all’ospedale San Salvatore, promosso da Marco Pozone, direttore di Geriatria e da Giorgio Spacca, responsabile della riabilitazione ospedaliera, da titolo: «La multimorbilità nel paziente anziano, una sfida per una società che invecchia».

«L’esoscheletro», si legge in un comunicato, «è stato indossato, per una dimostrazione pratica, da alcuni anziani nel corso del convegno formativo . A illustrarne nel dettaglio le proprietà è stato il suo inventore, Maurizio Ripani, docente di anatomia dell’università di Foro Italico di Roma. La speciale tuta è stata testata da un gruppo di lavoro italiano e riconosciuta dal Ministero della Salute e, nei prossimi giorni, sarà in commercio in Italia. Si potrà acquistare privatamente o tramite convenzioni con le Asl che decideranno di avvalersene. Lo speciale scheletro viene impiegato su una serie applicazioni che spaziano dall’attività agonistica alle problematiche posturali dell’anziano ma anche in malattie neurologiche come la Sla e fenomeni del Parkinson.

I primi risultati sono incoraggianti, secondo Ripani, ma «occorre andare avanti nella ricerca». Secondo uno studio del Dipartimento scienze dell’invecchiamento della Sapienza di Roma i pazienti con età media 65 anni, che hanno indossato la tuta per 30-40 minuti al giorno nell’arco di un mese, hanno raddoppiato la capacità motoria. «Il merito d’aver portato all’attenzione dell’Abruzzo questa novità», prosegue la nota, «riguardante il riallineamento della postura, spetta agli organizzatori Pozone e Spacca. Col convegno didattico l’Asl ha voluto ribadire l’impegno con cui segue le continue evoluzioni tecnologiche legate al mondo degli anziani».

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