Valeri, ai Mondiali con l'Abruzzo nel cuore

Il numero 16 dell'Australia ha origini sulmonesi, da gennaio milita nel Sassuolo

SULMONA. C'è anche un po' di Sulmona ai mondiali di calcio Sudafrica 2010, e ha il volto del numero 16 dell'Australia, di origini sulmonesi. La storia di Carl Valeri, 26enne centrocampista cresciuto nella primavera dell'Inter e da gennaio approdato al Sassuolo, dopo aver militato per quattro stagioni e mezzo nel Grosseto, è quella di tanti figli e nipoti di emigrati che hanno lasciato molti anni fa l'Italia per cercar fortuna Oltreoceano. 

Nato in Australia, a Canberra, è figlio di Walter Valeri, già allenatore nella Soccer league australiana. E quella per il calcio è una passione di famiglia tutta made in Italy.  I genitori del papà Walter, Cesare Valeri e Nina Primavera, erano di Sulmona. Furono loro a partire, con tanti sacrifici, negli anni Cinquanta per l'Australia, subito dopo essersi sposati.  A Sulmona, dove torna spesso per le sue vacanze, giocando e vivendo ormai da diversi anni in Italia, il giocatore della Nazionale australiana ha molti zii e cugini. 

E a Sulmona, quando mister Pim Verbeek, ha deciso di dargli fiducia e posto da titolare in Nazionale è scattata anche la «febbre Australia». Si parla di lui. Si ricorda la storia dei suoi nonni. Qualcuno sottolinea che «quel Valeri che gioca con l'Australia ai mondiali di Sudafrica» è un suo parente.  Tra i tanti tifosi di Carl ce n'è però una speciale: zia Elisa Valeri, sorella del nonno Cesare.

È a lei che va la medaglia di prima tifosa di Carl. L'ottantenne zia Elisa segue Carl e la sua carriera agonistica da quando è arrivato in Italia all'età di diciotto anni.  «È una grandissima emozione vederlo giocare con la maglia della Nazionale» racconta «è un bravo ragazzo oltre che un bravo giocatore e lo merita davvero».  La zia ha seguito i suoi spostamenti e ricordare bene le sue imprese sportive. «Porto sempre con me la foto del suo gol che permise al Grosseto di arrivare in serie B.

A questi mondiali tifo Italia, ma quando gioca Carl non posso che fare il tifo per lui».  Era il 13 maggio 2007 e fu proprio Carl a siglare la rete decisiva che permise ai maremmani di vincere il campionato di C1 e conquistare la serie B. Fu quello anche l'anno della sua prima convocazione nella Nazionale maggiore, nella quale in questi mondiali è partito come titolare. «È bellissimo vederlo giocare nella prima squadra australiana da titolare» dice Lucrezia Daniele, cugina del padre «saperlo lì è una forte emozione».

Così quando gioca l'Australia, tutti incollati al televisore a fare il tifo per lui, sperando che il suo sogno continui più a lungo possibile, in modo che possa avere molto da raccontare ai suoi parenti la prossima volta che verrà a Sulmona. Insomma forza Italia. Ma anche un po' forza Australia.

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