Valle Roveto, cresce la lavorazione di olio

Il raccolto ha resistito a maltempo e parassiti. Oggi torna “Frantoi aperti” a San Vincenzo

SAN VICENZO VALLE ROVETO. Gli olivi della Valle Roveto resistono a maltempo e parassiti e producono oltre 13mila quintali di olive. L’olio imbottigliato tra Civitella Roveto e Balsorano sarà protagonista di uno degli appuntamenti di “Frantoi aperti” a San Vincenzo.

I dati sui raccolti delle olive in altre zone dell’Abruzzo e dell’Italia sono disarmanti. A compromettere la produzione ci sono stati l’ennesimo attacco dei parassiti e poi le condizioni meteo. La primavera in parte fredda e piovosa e l’estate mite, con temperature sempre al di sotto della media, hanno portato a una produzione bassa e a un incremento delle attività di parassiti con un crollo della produzione pari al 50%. Anche l’Abruzzo è una regione con segno negativo, particolarmente penalizzata la provincia di Pescara. La Valle Roveto, invece, è andata in controtendenza. L’attacco della mosca olearia è stato contenuto e questo ha portato a una produzione accettabile. I dati raccolti dall’associazione “La Monicella”, tenuto conto delle quantità già molite, attestano una produzione di circa 13mila quintali complessivi. «Fondamentale», ha precisato il presidente Antonio Di Rocco, «è stata la scelta, consolidata ormai negli ultimi anni per migliorare la qualità dell’olio, di iniziare la raccolta presto, a metà ottobre e presentarsi prima ai frantoi. Inoltre, abbiamo puntato sulla valorizzazione delle piante autoctone, monicella e alvia, scelta che si è rilevata vincente, soprattutto in questa stagione, perché queste varietà autoctone a maturazione tardiva sono risultate immuni dall’attacco della mosca e hanno anche dato risultati, in termini di acidità e di perossidi, di grande qualità, sicuramente unici in Abruzzo».

Oggi alle 10 nella sala consiliare ci sarà l'incontro sul tema “Prospettive e potenzialità di sviluppo nell’olivicoltura della Valle Roveto” e a seguire tutti a pranzo e poi a degustare l'olio a “Frantoi aperti”. (e.b.)

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