la proposta

«Velocizzare la ricostruzione»

Legambiente: serve il consolidamento antisismico degli edifici

L’AQUILA. Per Legambiente «si velocizzi il processo di ricostruzione del capoluogo abruzzese e dei centri urbani del cratere. Sul fronte della prevenzione, è fondamentale adottare un piano nazionale di consolidamento antisismico degli edifici esistenti». Parole chiare da parte di Francesca Aloisio, direttrice di Legambiente Abruzzo: «La ricostruzione procede troppo lentamente, per non parlare di quella sociale. L’Aquila oggi appare come una città composta da tante piccole realtà scollegate tra loro, che coincidono con i progetti Case, dove non si è riusciti a creare integrazione e le case somigliano sempre di più a quartieri dormitorio. Soprattutto, come possono gli aquilani guardare al futuro quando le case che dovevano esser rifugio post sisma cadono a pezzi? Pensare che le avevano garantite per 30 anni e si discuteva su come riutilizzarle, invece ci sono più di 100 famiglie costrette ancora una volta a traslocare e i progetti Case pericolanti verranno abbattuti. Ci auguriamo, pertanto che ci sia veramente un cambio di passo e che la ricostruzione dell’Aquila sia l’occasione per progettare una città sicura che sappia essere allo stesso tempo sia antica, per la ricchezza di storia, cultura e monumenti, sia moderna, capace di vincere la sfida della sostenibilità». Per il presidente di Legambiente, Rossella Muroni, «la grande dignità degli aquilani, la voglia di tornare a vivere, di far rinascere dalle macerie del sisma l’Aquila e i tanti centri urbani del cratere ci mostrano un Abruzzo che non si arrende, che crede nella legalità, nella forza e nella bellezza del territorio».

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