Vende la moto, truffa on line da 5mila euro

Pagamento con assegno contraffatto. La polizia: i raggiri su Internet sono tanti, agite con prudenza

L’AQUILA. Le truffe on line sono sempre in aumento e gli investigatori mettono in guardia gli utenti da raggiri commessi da sedicenti acquirenti.

Uno degli ultimi imbrogli è stato commesso ai danni di un appassionato di motocross, L.V., che ha messo in vendita il proprio mezzo su Internet e ha ricevuto sollecitamente una chiamata dalla Puglia da parte di un uomo disposto ad acquistare la motocicletta per un valore di cinquemila euro.

Lo stesso soggetto si è poi presentato all’Aquila, otto giorni fa, nel fine settimana, consegnando un assegno circolare e ritirando la motocicletta.

Il lunedì successivo, in banca, la sgradita sorpresa. Infatti l’assegno è risultato contraffatto come, allo stesso modo, il documento di identità dell’acquirente. Vani sono stati i tentativi di richiamare il truffatore sull’utenza telefonica da lui usata per il contatto in quanto risultava, ovviamente, fuori servizio.

A quel punto è stata presentata una denuncia e sono stati avviati i primi accertamenti svolti dal dirigente della sezione di pg della polizia, Mauro Pansini, in collaborazione con gli uffici della squadra Volante. Si è appurato, ed è questo l’aspetto allarmante, che con modalità analoghe e nello stesso periodo erano stati truffati altri soggetti non solo all’Aquila ma anche altrove.

E in parecchi di questi episodi si è trattato di acquisti col trucco per cose anche di un certo valore come, per appunto, automobili oppure motociclette.

Gli investigatori, dunque, invitano alla prudenza negli acquisti soprattutto quando l’affare riguarda oggetti di valore con l’intento di prevenire brutte sorprese.

Questo perché, a fronte delle obiettive difficoltà delle indagini, visto che spesso le centrali della truffa sono in altre regioni, è assai difficile recuperare il bene oggetto della transazione truffaldina.

Occorre diffidare, inoltre, di chi consiglia di concludere le trattative per il pagamento alla fine della settimana visto che poi, con le banche chiuse sabato e domenica, solo il lunedì successivo si può accertare la correttezza o meno della compravendita.

Per quanto riguarda l’inchiesta aquilana nel mirino ci sono due persone, padre e figlio, originarie della Basilicata.

Altre indagini di questa natura, e di altre comunque connesse a Internet, sono al vaglio della polizia postale.

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