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Vigliano, in mille visitano le scene della Natività

SCOPPITO. Si è chiusa con un bilancio più che positivo la sesta edizione del Presepe Vivente a Vigliano di Scoppito che si è tenuto domenica scorsa con grande partecipazione di pubblico e grande...

SCOPPITO. Si è chiusa con un bilancio più che positivo la sesta edizione del Presepe Vivente a Vigliano di Scoppito che si è tenuto domenica scorsa con grande partecipazione di pubblico e grande mobilitazione per tutto il paese.

«Ogni anno», si legge in una nota dell’associazione culturale “I Monelli” che si occupa dell’aspetto organizzativo, «tante novità accompagnano un appuntamento ormai avviato per il piccolo paese e per tutto il Comune di Scoppito. La manifestazione è stata organizzata dall’associazione culturale “I Monelli”, ma ha visto la collaborazione di tutto il paese, circa 250 persone che da giorni hanno lavorato incessantemente nell’allestimento delle capanne e dei Borghi. Con cura e tenacia l’intero paese è stato praticamente trasformato. Era quasi difficile riconoscere le case abitate perché le capanne e le baracche allestite per riprodurre lo scenario della Natività hanno preso il sopravvento. Anche l’edizione di quest’anno, come quella scorsa, è stata dedicata a Maria Grazia Rotili, che ha perso la vita a seguito di un incidente stradale avvenuto il 6 aprile 2011. Il presepe ha preso il via con l’ingresso dei figuranti accompagnati dalla musica degli zampognari. Maria ha fatto il suo ingresso a cavallo dell’asinello spinto da Giuseppe. Appena si entrava nel paese già si sentivano gli odori dei piatti della tradizione contadina: le cotiche con i fagioli, la polenta, le panonte n’dorate, che i visitatori hanno avuto la possibilità di assaggiare».

Vigliano, frazione del Comune di Scoppito, è situato alle pendici di Monte Calvo. «Metti circa 70 figuranti che passeggiano lungo le viuzze raccontando vecchie storie ormai dimenticate», prosegue la nota, «metti antichi mestieri e vecchi attrezzi allestiti e sistemati per l’occasione, metti tutto questo per dare spazio a una scenografia suggestiva e affascinante. Si potevano ammirare vecchi mestieri ormai dimenticati, come j’ombrellaru, o ju scrivanu, ma anche le tessitrici (le filannare) o il ciabattino. Tutto il percorso era illuminato dalle fiaccole e lungo le vie mangiando e sorseggiando vin brulé ci si poteva scaldare nei focolari allestiti per l’occasione. La capanna, posta al fianco della chiesa, è stata la parte più suggestiva della manifestazione. Maria che amorevolmente teneva tra le sue braccia Gesù scaldato dal bue e dall’asino, mentre Giuseppe li proteggeva».

La manifestazione ha visto la partecipazione di circa 1000 visitatori. «Un’esperienza forte e carica di emozioni, soprattutto grazie all’impegno non solo dell’associazione composta dai ragazzi di Vigliano ma di tutto il paese. L’associazione “I Monelli” ringrazia il Comune di Scoppito e l’associazione Grisù, e aspetta tutti l’anno prossimo per una nuova edizione».