la condanna

Violenza sessuale alla figlia della convivente: in cella

CASTEL DI SANGRO. Dovrà scontare cinque anni di reclusione l’uomo originario di Pescasseroli che ha abusato per anni della figlia nemmeno adolescente della convivente. La Cassazione, infatti, ha...

CASTEL DI SANGRO. Dovrà scontare cinque anni di reclusione l’uomo originario di Pescasseroli che ha abusato per anni della figlia nemmeno adolescente della convivente. La Cassazione, infatti, ha confermato la condanna definitiva. L’uomo, residente a Castel di Sangro, è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile dell’Aquila, che lo hanno portato al supercere di Sulmona, dove dovrà scontare la pena. È stata la stessa vittima, una volta diventata maggiorenne, a denunciare l’uomo che la costringeva a rapporti intimi sin dall’età di dodici anni. Un incubo durato sei anni, durante i quali l’uomo ha più volte abusato della bambina che stava diventando adolescente, toccandole le parti intime e inducendola a fare lo stesso nei suoi confronti. Nel 2002, secondo le indagini, l’uomo si sarebbe spinto oltre, costringendo la ragazza, allora 16enne, ad avere rapporti sessuali completi. Al termine del processo di primo grado, nel 2007, fu condannato a sei anni di reclusione, che in appello, nel 2009, venne ridotta a 5 anni e 6 mesi. Infine, nel 2011, la Cassazione, cui l'uomo aveva fatto ricorso, inviò gli atti alla Corte d’appello di Perugia per la rideterminazione della pena che, con sentenza del 2012, è stata fissata in 5 anni. (f.p.)

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